venerdì 1 giugno 2012

Respinto ordine del giorno su riduzione indennità da devolvere alle popolazioni dell’Emilia

Romano abbandona l’Aula: “Decisione inaccettabile”.








“In apertura dei lavori del Consiglio regionale ho presentato, insieme ai colleghi Monaco e Di Donato, un ordine del giorno collegato alla presa d’atto della sentenza del Tar che ha annullato le elezioni regionali di ottobre 2011.

L’ordine del giorno chiedeva che, in ragione della particolare situazione istituzionale (il Tar ha annullato le elezioni regionali di ottobre 2011 ed il Consiglio regionale resta in carica ai sensi della legge regionale n. 2/2002 per gli atti urgenti), il trattamento indennitario dei consiglieri regionali  venisse ridotto secondo quanto prevede la legge finanziaria del 2008 e le relative economie fossero devolute in favore delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dagli eventi sismici.

Il Consiglio regionale ha respinto l’iscrizione dell’ordine del giorno, con un voto trasversale che ha visto consiglieri del centro-destra e  incredibilmente anche di centrosinistra concordi nel bocciare il documento impedendo addirittura che venisse illustrato e discusso.

Una decisione incredibile e inaccettabile sia sotto il profilo politico-istituzionale che etico che segna l’ennesima pagina inqualificabile di questo consiglio regionale, purtroppo condivisa anche da una parte dell’opposizione.

Per questo motivo ho deciso di abbandonare l’aula perché è semplicemente ridicolo che l’approvazione del bilancio dell’EPT sia considerato “atto urgente” e la riduzione delle indennità per devolverle alle popolazioni colpite dal terremoto sia, al contrario, un atto politico.”

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