domenica 3 giugno 2012

Progetto di solidarietà per le popolazioni terremotate emiliane.

Il Prefetto Gabrielli in visita al campo base di Medolla elogia i volontari del nostro sistema di Protezione Civile per capacità organizzative ed efficienza.










Propongo all'attenzione dell'Assessore Regionale agli Enti Locali e alle nostre Amministrazioni Comunali di verificare la possibilità di far giungere nella vasta area colpita dal terremoto, tra le province di Modena, Ferrara, Bologna e Mantova, dei moduli abitativi, di qualsiasi tipologia o forma, per sopperire anche provvisoriamente alle esigenze delle frazioni più isolate e delle case coloniche, là dove ci sono persone che non intendono allontanarsi dalle proprie aziende e dalle loro abitazioni.

Ricordo che nel 2002 risolvemmo tanti piccoli problemi di questa natura, assolutamente simili a quelli che si pongono oggi in Emilia, grazie alla disponibilità dei comuni umbri e marchigiani, che avevano in disuso moduli ricettivi e li portarono a proprie spese nelle nostre campagne o nei comuni dove se ne presentò la necessità.

Sono consapevole dei limiti organizzativi e delle difficoltà economiche che assillano i comuni molisani, ma se uniamo le forze possiamo renderci promotori di pochi interventi mirati in favore di famiglie, di imprese agricole o di minuscole frazioni che ad oggi non sono ancora state contattate. Questa modalità d'azione potrà sommarsi al buon lavoro della struttura della Protezione Civile del Molise che opera nel campo base di Medolla e che ovviamente sopperisce ad attività di soccorso e di assistenza alla popolazione locale con una capacità di accoglienza per 400 persone che progressivamente và implementandosi. Nel pomeriggio di ieri ho avuto modo di esprimere personalmente un forte apprezzamento a tutti i nostri volontari impegnati a Medolla e incontrando i responsabili del campo base sono stato informato sui giudizi positivi del Capo Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Prefetto Franco Gabrielli, che in più circostanze ha menzionato il Molise per capacità organizzative ed efficienza. Se, in aggiunta a ciò, fossimo in grado di far partire qualche camion verso il Nord, con iniziative dei comuni, dell'associazionismo e delle imprese locali, con bagni chimici e docce, tende, e qualche modulo abitativo non più in uso, potremmo agevolare altri terremotati con azioni modeste ma concrete.

Recandomi nell'area di Fossoli, Cavezzo, Carpi, Mirandola, Finale Emilia e Rovereto sulla Secchia, ho toccato con mano la dignità di quelle popolazioni ma ho anche accertato che a distanza di giorni, i borghi, le frazioni e le case isolate, si sono attrezzate autonomamente, nessuno li ha contattati benché abbiano case inagibili transennate dai Vigili del Fuoco.

In Via Barberi, 25/65 nella frazione in cui un sacerdote è morto sotto le macerie della chiesa, portando la solidarietà ad una famiglia molisana che ha perso tutto e che con tre bimbi piccolissimi da quattro notti dormono in macchina, tra la commozione di Nello e i bimbi che non hanno un bagno, una doccia o una tenda, ho salutato le altre famiglie accampate alla meglio, con una centenaria che dorme sul cassone di un treruote coperto da una plastica posticcia e soluzioni di fortuna che non possono permanere nel tempo. Il Sindaco li vuole obbligare a raggiungere il campo base di Novi di Modena ma loro non intendono allontanarsi dalle cose che hanno costruito con una vita di sacrifici e preferiscono rimanere a vigilare sugli affetti e contro gli sciacalli che girano per rubare nelle case terremotate. Forse lunedì uno dei muratori del posto si procurerà un bagno chimico con una doccia, nel mentre il resto del gruppo era alla prese con le scosse e temeva il cattivo tempo.

Questa è la condizione reale dei terremotati emiliani, non tutto possono fare da soli e non è sufficiente solo il coordinamento della Protezione Civile, c'è bisogno di una scatto di solidarietà che quelle regioni italiane già toccate da un sisma, possono guidare in nome di quella reciprocità che è alla base della costituzione materiale dell'Italia unita.

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