mercoledì 30 maggio 2012

Paventata soppressione Prefettura di Isernia. Disinteresse generale

Ho appreso dagli organi di informazione che, nell’ambito della cosiddetta “spending review”, operazione che il Governo ha affidato al Commissario Bondi, alcune Prefetture sono destinate a scomparire.










Inizialmente si parlava della soppressione di 35 Prefetture su 105 esistenti; ultime notizie ci danno invece una riduzione improvvisa a 13, tra le quali è prevista quella di Isernia.

Tale operazione annullerebbe completamente la presenza sul nostro  territorio del rappresentante del Governo, con le ripercussioni che ogni cittadino può facilmente immaginare.

Infatti il Prefetto, tra i delicati compiti assegnatagli, ha la funzione di coordinamento di tutte le Forze dell’Ordine del territorio (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco).

La Provincia di Isernia confina con la provincia di Caserta, territorio, come ben noto, ad alta densità di malavita organizzata, che già nel passato ha più volte visto tentare infiltrazioni camorristiche a danno del nostro tessuto imprenditoriale.

A cascata, infatti, la soppressione della Prefettura significherebbe il declassamento contestuale di altre  importanti Istituzioni quali: la Questura, il Comando Provinciale dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, che finora sono stati l’unico baluardo per arginare tale fenomeno.

Finora questo argomento è passato del tutto in sordina, nessuno tra i rappresentati politici, le forze sociali e gli organi di informazione  ha sollevato il problema che vede, ancora una volta il nostro territorio tra i più penalizzati del Paese.

L’auspicio di questa Camera di Commercio è che, attraverso la sensibilizzazione delle forze politiche e sociali del territorio, si possa arrivare a sottoscrivere un documento condiviso che rappresenti al Governo le motivazioni per scongiurare una scelta scellerata che comprometterebbe la tranquillità e la serenità di tutti i cittadini.

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