venerdì 18 maggio 2012

880 sono le assunzioni previste dalle imprese molisane nel II trimestre 2012

Le assunzioni programmate nel II trimestre sono il 13% in più del trimestre precedente, ma questo innalzamento riflette l’imminente avvio della stagione estiva e la debolezza delle assunzioni “non stagionali” più correlate all’andamento del ciclo economico.




 

Dall’ultima indagine Excelsior sui fabbisogni occupazionali delle imprese emerge che, nel corso del secondo trimestre 2012, le imprese molisane prevedono di assumere 880 unità, sintetizzata da un tasso di ingresso pari a 21 assunzioni ogni 1.000 dipendenti, valore di poco superiore alla media nazionale (20 per 1.000), ma inferiore alla media delle regioni meridionali (27 per 1.000), collocando la nostra regione al quattordicesimo posto tra le regioni italiane.

Questa minore intensità della domanda di lavoro rispetto al meridione, pur in un quadro di aumento del 13% rispetto al primo trimestre, è determinata dal minor rilievo delle assunzioni a tempo determinato a carattere stagionale. Queste, pur aumentando di cinque volte (da 90 a 450 unità), costituiscono solo la metà delle assunzioni totali (lo scorso trimestre incidevano per il 12%), mentre nel resto del Sud costituiranno più del 60% del totale assunzioni.

Le assunzioni “non stagionali”, d’altro canto, pari a circa 430 unità, sarebbero in calo del 37% rispetto ai primi tre mesi dell’anno e la loro quota sulle assunzioni totali scenderebbe dall’88% al 49%. Anche in una congiuntura difficile come l’attuale, le imprese di piccole dimensioni si confermano il principale motore della crescita occupazionale a livello regionale, infatti le assunzioni programmate si ripartiranno per oltre tre quarti in imprese con meno di 50 dipendenti e per poco meno di un quarto in quelle di dimensioni maggiori.

Dal punto di vista territoriale, oltre l’80% delle assunzioni programmate in Molise (730 unità) si concentrerà in provincia di Campobasso, mentre quella di Isernia assorbirà il restante 17%. Questa ripartizione riflette non soltanto la maggior ampiezza del sistema produttivo della provincia di Campobasso, ma anche i diversi tassi di ingresso previsti nelle due aree, molto più elevati nel capoluogo di regione, dove raggiungono il 26 per 1.000, contro l’11 per 1.000 di Isernia.

Tuttavia, le condizioni dei mercati locali del lavoro e gli assetti della struttura produttiva dei due territori determinano non solo la consistenza e l’andamento della domanda di lavoro, ma anche le sue caratteristiche. A ciò si aggiunge il diverso grado di presenza dei settori che attivano maggiore domanda di lavoro in funzione delle attività proprie della stagione estiva, in particolare quelle connesse direttamente o indirettamente al turismo.
 
Per quanto riguarda le tipologie contrattuali, infatti, si evidenziano chiaramente due situazioni: da un lato la provincia di Isernia, con una quota di assunzioni “stabili” del 47%; dall’altro la provincia di Campobasso, che presenta quote più elevate di assunzioni stagionali (57%), lasciando quindi meno spazio ai contratti a tempo indeterminato (dove tale quota raggiunge soltanto il 13%).

Le 880 assunzioni previste nel Molise nel II trimestre 2012 si ripartiranno per il 75% nei servizi e per il restante 25% nell’industria, di cui circa il 14% nelle costruzioni. In valore assoluto rispettivamente 660 e 220 unità.

Tra i servizi domineranno nettamente le attività turistiche e della ristorazione, con il 33% delle assunzioni totali, delle quali il 77% circa avrà carattere stagionale (in valori assoluti circa 300 unità, di cui 230 quelle stagionali). Tutti gli altri settori seguono a grande distanza con quote comprese tra il 17% del commercio (150 unità) e il 4% delle altre industrie (30 unità). Tra i comparti industriali, un certo rilievo assumerà la metalmeccanica, che assorbirà il 7% delle assunzioni totali.

Data la forte stagionalità che caratterizzerà la domanda di lavoro del trimestre, le professioni commerciali e dei servizi dovrebbero crescere fortemente, sia in valore assoluto che in termini relativi: le assunzioni programmate nel II trimestre dovrebbero sfiorare le 300 unità (erano 90 nel I trimestre) e la quota sul totale passerebbe dal 12% al 33%. Anche le figure impiegatizie dovrebbero aumentare, seppur in misura più limitata, e arriverebbero al 21% del totale (erano il 12%). Al contrario, i profili operai diminuirebbero del 28%, con una drastica riduzione della quota dal 44% al 15%.

A un  maggior dettaglio, le figure professionali più richieste nella regione saranno quelle dei cuochi, camerieri e simili: quasi 200 le assunzioni programmate, quasi tutte con un contratto a tempo determinato alle quali verrà richiesta (nel 70% dei casi) una precedente esperienza lavorativa. Seguono con molta distanza, gli addetti alla gestione dei magazzini e spedizionieri (90 unità) e il personale di segreteria e servizi generali (60 unità).


La versione integrale del testo è consultabile e scaricabile dal sito www.mol.camcom.it nell’area Studi e Ricerche o sul sito http://www.starnet.unioncamere.it nell’area Molise

Ufficio Studi e Ricerche Unioncamere Molise

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