venerdì 16 marzo 2012

Long List ASREM. Restano i dubbi, anche dopo le dichiarazioni della Iorio

Il consigliere regionale Idv, Carmelo Parpiglia, dopo l’attacco sferrato qualche giorno fa alla giunta Iorio per la recentissima proroga di contratti a tecnici esterni, torna su quella che ormai sembra essere diventata una consuetudine del centrodestra: farsi promotore,  attraverso i propri amministratori, di bandi e selezioni per l’inserimento in short list o long list, a seconda del caso.






“Tale pratica – dichiara Parpiglia -  viene messa in atto, in particolare, nei periodi a ridosso di elezioni di ogni ordine e grado e temiamo sia finalizzata ad ampliare il bacino dei consensi elettorali.

È forse in questa consuetudine – continua -  che potremmo far rientrare anche l’ultimo annuncio propagandistico di riapertura dei termini per una long list di esperti all’Asrem di Isernia.

Va detto che Rosa Iorio ha pubblicamente preso le distanze da tale operazione sottolineando  che lei non c’entra niente e che il provvedimento è stato deciso dai vertici dell’azienda sanitaria di Campobasso.

Ma sarà sufficiente – si chiede il consigliere IdV -  questa sua dichiarazione a scacciare via ogni dubbio? Non so…

Certo è  - ribadisce - che il fatto è strano!

Che i vertici Asrem, vicini al presidente della giunta Michele Iorio abbiano deciso, ad un mese dal rinnovo del consiglio comunale, di riaprire i termini per selezionare personale da inserire, di fatto, presso la struttura sanitaria isernina, continua ad avere, a mio avviso, il sapore dell’ennesimo espediente elettorale.

Prima di una competizione politica per il rinnovo di una qualsiasi amministrazione, risulta poco opportuno, oltre che eticamente scorretto, ricorrere a simili trucchetti.

Meglio sarebbe, al fine di fugare ogni dubbio, sospendere il provvedimento in questione invitando la giunta regionale e i vertici dell’azienda sanitaria al ritiro degli atti.

L’auspicio per il futuro – conclude Parpiglia - è che il consenso elettorale torni ad essere legato alla fiducia degli elettori nei confronti dei rappresentanti politici per le loro capacità amministrative e non per le loro possibilità di elargizione di favori, prebende, incarichi e consulenze”.

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