Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di un cittadino isernino.
ELEZIONI COMUNALI DI ISERNIA: LISTE!
LISTE! LISTE! MA PER FARE COSA ?
Da Isernino e da
Presidente di Legacoop Molise registro con favore il clima che si
vive ad Isernia in questi giorni; sono giorni di grande fervore in
tutti gli schieramenti politici, in città sembra quasi di sentire in
sottofondo il brusio prodotto dall’intenso lavorio in corso per la
formazione delle liste.
Tutti chiedono a tutti di
candidarsi, si annunciano numerosissime liste a sostegno di questo o
quel candidato Sindaco!!
I partiti, i candidati e
i movimenti (veri o presunti) sono impegnato in una parossistica
caccia al candidato, chiunque ha un minimo di relazioni sociali o
professionali è stato contattato per sentirsi offrire una
candidatura.
Sul tema della formazione
delle liste c’è una operosità e un dinamismo davvero encomiabili
foriero di una grande partecipazione democratica che dovrebbe farci
ben sperare sul futuro della città.
Purtroppo questo fragore
è accompagnato dall’assordate silenzio sui temi concreti che
riguardano il futuro della città, tutti dicono con chi vogliono
stare, a favore o contro di chi saranno schierati, ma quando si parla
di programma tutti si limitano al solito vecchio balbettio per
indicare temi generali e generici senza indicare soluzioni.
Ad onor del vero il
candidato del Centro Sinistra Ugo De Vivo sta compiendo uno sforzo
encomiabile per costruire un programma condiviso e concreto
incontrando i sindacati, Assindustria e categorie sociali come i
pensionati; ha anche individuato alcuni temi e problemi importanti
come Centro Storico, Paleolitico, Auditorium, sostegno alle imprese
ecc.
Un buon lavoro ma tutto
ristretto nell’ottica di canoni tradizionali, questioni
importantissime e decisive ma che saranno trattate allo stesso modo
anche dagli altri candidati, chiedo scusa a tutti ma io dai candidati
Sindaci della mia città mi aspetto di più.
Mi aspetto di più
soprattutto dai candidati che hanno una matrice culturale
socialdemocratica e cattolica i quali, nella situazione di crisi
attuale, non possono evitare di ragionare su un nuovo modello di
sviluppo fondato su una nuova etica del lavoro e dell’economia.
Il 2012 è stato
proclamato dall’ONU anno internazionale della Cooperazione per
indicare nel modello cooperativo un modello di impresa fondato su
principi di democrazia economica, per sottolineare che le
Cooperative, proprio perché imprese di persone e non di capitali,
sono legate ai territori e ne favoriscono lo sviluppo.
Ad Isernia tutte le forze
politiche sono d’accordo che per uscire dalla crisi occorrono nuove
iniziative in direzione della valorizzazione delle risorse
ambientali, enogastronomiche e culturali del territorio, forse i
candidati Sindaci dovrebbero avere maggiore consapevolezza del
contributo che il metodo cooperativo può dare in questa direzione.
Mi permetto quindi di
suggerire alcuni temi ponendo alcune domande chiaramente retoriche: è
possibile pensare alla valorizzazione e alla gestione democratica di
beni e risorse pubbliche attraverso Cooperative di Comunità
costituite da cittadini? è possibile favorire la nascita di
cooperative di comunità per lo sviluppo del fotovoltaico senza
consumare territorio? è possibile creare occasioni di lavoro
mettendo a frutto i tanti terreni comunali con iniziative legate
alle produzioni agricole biologiche, tipiche e di qualità? è
possibile offrire opportunità ai nostri giovani laureati sostenendo
la nascita e lo sviluppo di cooperative tra giovani professionisti ?
può il Comune favorire lo sviluppo turistico e il marketing
territoriale puntando su cooperative costituite da giovani laureati
in materie archeologiche, ambientali e in tecniche della
comunicazione? può il comune migliorare la visibilità e la
fruibilità dei beni archivistici e librari di cui dispone offrendo
anche nuove opportunità di lavoro? È possibile potenziare il
welfare locale utilizzando il contributo che la cooperazione sociale
può dare ad una nuova progettualità per attrarre risorse nazionali
e/o comunitarie? È possibile migliorare i servizi socio-sanitari
valorizzando di più e meglio la cooperazione sociale e il terzo
settore in genere? È possibile sostenere una edilizia cooperativa
convenzionata per dare ai giovani la possibilità di costruirsi case
economicamente ed ecologicamente sostenibili e non anonimi palazzoni
? Potrei continuare a lungo ma mi fermo qui!
Lo slogan dell’ONU per
il 2012 recita “le imprese cooperative costruiscono un mondo
migliore”, siamo tutti consapevoli che il metodo cooperativo non è
la panacea per tutti i mali ma è certamente un modello che concorre
a favorire l’accesso al lavoro e la partecipazione attiva dei
giovani e delle donne alla vita economica e allo sviluppo dei
territori.
Vorremmo che questa
consapevolezza fosse condivisa anche dai candidati alla carica di
Sindaco che dovrebbero indicare obiettivi e iniziative concrete da
realizzare con il contributo della cooperazione, dateci dei sogni da
realizzare con il nostro impregno, la nostra determinazione e le
risorse umane di cui questa città dispone.
Un'unica cosa, non
parlateci dell’Auditorium ! Con la determinazione, l’impegno e il
lavoro i sogni possono avverarsi, la gestione dell’Auditorium di
Isernia non è un sogno ma un delirio che rischia di trasformarsi in
incubo !!!
Giovanni Cefalogli
Isernino - Presidente Legacoop Molise
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