La notizia della richiesta di rinvio a giudizio per il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, per i fatti legati alla ricostruzione post-sisma, credo sia soltanto la punta dell'iceberg di un sistema che non ha esitato, nemmeno dinanzi a una tragedia, a lucrare il proprio tornaconto.
La Procura della Repubblica di Campobasso - così come apprendo dalle notizie di stampa - ha contestato al governatore l'allargamento abusivo dell'area colpita dal terremoto del 31 ottobre 2002; decisione che avrebbe prodotto un danno alle tasche dei cittadini che supera i 140milioni di euro.
Sulle ipotesi di reato sarà la Magistratura a fare il proprio corso mentre è necessario sin da subito un commento di natura politica.
A dieci anni esatti da quella tragica vicenda, la ricostruzione complessiva è ferma al 30/35%, come ci dicono le statistiche; nonostante in Molise sia arrivato circa un miliardo di euro, sono ancora troppe le famiglie costrette a vivere nelle casette di legno con i conseguenti ed immaginabili disagi, sono ancora troppe le emergenze mai risolte. E’ il segno evidente del fallimento del "modello Iorio" che, secondo quanto si legge in relazione alla notizia, assume esclusivamente le caratteristiche di un sistema clientelare.
Fondi e contributi elargiti a pioggia, senza alcun criterio, utilizzati in una sorta di campagna elettorale perpetua.
Oltre al danno, quindi, anche la beffa. Oltre ai soldi spesi male, anche il disagio di centinaia di cittadini ancora "baraccati".
Le considerazioni svolte dalla Procura della Repubblica non lasciano dubbi sull’utilizzo allegro e disinvolto delle risorse pubbliche, per nulla rispettoso dei disagi e dei sacrifici della cittadinanza.
Un pessimo esempio di amministrazione sul quale tutti sono tenuti a riflettere per favorirne la rimozione.
Sulle ipotesi di reato sarà la Magistratura a fare il proprio corso mentre è necessario sin da subito un commento di natura politica.
A dieci anni esatti da quella tragica vicenda, la ricostruzione complessiva è ferma al 30/35%, come ci dicono le statistiche; nonostante in Molise sia arrivato circa un miliardo di euro, sono ancora troppe le famiglie costrette a vivere nelle casette di legno con i conseguenti ed immaginabili disagi, sono ancora troppe le emergenze mai risolte. E’ il segno evidente del fallimento del "modello Iorio" che, secondo quanto si legge in relazione alla notizia, assume esclusivamente le caratteristiche di un sistema clientelare.
Fondi e contributi elargiti a pioggia, senza alcun criterio, utilizzati in una sorta di campagna elettorale perpetua.
Oltre al danno, quindi, anche la beffa. Oltre ai soldi spesi male, anche il disagio di centinaia di cittadini ancora "baraccati".
Le considerazioni svolte dalla Procura della Repubblica non lasciano dubbi sull’utilizzo allegro e disinvolto delle risorse pubbliche, per nulla rispettoso dei disagi e dei sacrifici della cittadinanza.
Un pessimo esempio di amministrazione sul quale tutti sono tenuti a riflettere per favorirne la rimozione.
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