Lo rileva l'Ocse (Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo) . Nel suo Employment outlook su dati del 2013, la percentuale è in lieve calo rispetto al 2012 (52,9%), ma resta nettamente superiore agli anni pre-crisi (42,3% nel 2007) ed è quasi doppia rispetto al 2000 (26,2%). La disoccupazione under 25 ha toccato quota 40%, quasi il doppio di 7 anni fa, con una percentuale più elevata tra le donne.
Italia, 70% neo assunti ha un contratto a tempo determinato - In Italia, la quota di neoassunti con un contratto precario è al 70%, "una delle più elevate tra i Paesi Ocse", scrive l'organizzazione nella nota sull'Italia dell'Employment outlook. La riforma Fornero, spiega l'organizzazione, "ha ridotto la dipendenza" del mercato del lavoro dai contratti precari, "ma le imprese tendono ancora ad assumere lavoratori giovani e inesperti solo attraverso contratti a tempo determinato". Inoltre, la recente liberalizzazione dei contratti a tempo determinato, "pur rispondendo al bisogno di aumentare rapidamente l'occupazione", potrebbe, secondo l'Ocse, "condurre ad accrescere nuovamente il dualismo del mercato del lavoro".
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