giovedì 31 luglio 2014

Ucraina: Dichiarazione Paesi G7



Noi, i leader di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti, il Presidente del Consiglio Europeo ed il Presidente della Commissione Europea, ci uniamo nell'esprimere la nostra grave preoccupazione circa le perduranti azioni della Russia volte a minare la sovranità, l'integrità territoriale e l'indipendenza dell'Ucraina. Ancora una volta condanniamo l'annessione illegale da parte russa della Crimea, e le azioni tese a destabilizzare l'Ucraina orientale. Tali azioni sono inaccettabili e violano il diritto internazionale.


Condanniamo il tragico abbattimento del volo Malaysia Airlines 17 e la morte di 298 innocenti i civili. Chiediamo una inchiesta internazionale che sia rapida, completa, senza ostacoli e trasparente. Chiamiamo tutte le parti a stabilire, mantenere e rispettare pienamente un cessate il fuoco sul luogo dell'incidente e nei suoi pressi, come richiesto dalla Risoluzione n.2166 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in modo che gli investigatori possano intraprendere il loro lavoro ed allo scopo di recuperare i resti di tutte le vittime ed i loro beni personali.

Questo terribile evento avrebbe dovuto segnare una svolta in questo conflitto, portando la Russia a sospendere il proprio sostegno a gruppi armati illegali in Ucraina, a rendere sicuro il proprio confine con l'Ucraina, ed a fermare il crescente flusso di armi, attrezzature e combattenti attraverso il confine, al fine di ottenere rapidi e tangibili risultati di de-escalation.

Purtroppo però, la Russia non ha cambiato rotta. Questa settimana, tutti abbiamo annunciato ulteriori sanzioni coordinate alla Russia, incluse sanzioni a specifiche aziende che operano in settori chiave dell'economia russa. Crediamo sia essenziale dimostrare alla leadership russa che essa deve fermare il suo sostegno ai separatisti in Ucraina orientale e partecipare concretamente alla creazione delle condizioni necessarie al processo politico.

Restiamo convinti che debba esservi una soluzione politica al conflitto in corso, che sta causando numeri crescenti di vittime civili. Invochiamo una risoluzione pacifica della crisi in Ucraina, e sottolineamo la necessità di attuare il piano di pace del presidente Poroshenko senza ulteriore ritardo. A tal fine, esortiamo tutte le parti a stabilire un cessate il fuoco generalizzato che sia rapido, veritiero e sostenibile sulla base della Dichiarazione di Berlino del 2 luglio con l'obiettivo di mantenere l'integrità territoriale dell'Ucraina. Esortiamo la Russia ad usare la sua influenza sui gruppi separatisti ed a garantire un controllo efficace delle frontiere, anche attraverso osservatori dell'OSCE. Sosteniamo l'OSCE e il Gruppo di Contatto Trilaterale come attori centrali al fine di creare le condizioni per un cessate il fuoco.

La Russia ha ancora la possibilità di scegliere il percorso di de-escalation, che porterebbe alla rimozione di queste sanzioni. Se non lo fara', tuttavia, rimaniamo pronti ad intensificare ulteriormente i costi delle azioni avverse russe.

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