"Complessivamente durante la crisi un milione di persone hanno perduto il posto" di lavoro. "L'Italia non è più sull'orlo del baratro", ricorda comunque il presidente Squinzi.
Il Centro studi di Confindustria prevede che la disoccupazione aumenterà al 12,6% quest'anno. Per quanto riguarda le stime sulla crescita: Pil solo +0,2% nel 2014 (da +0,7% previsto in precedenza), +1% nel 2015 (da +1,2%). L'Italia cresce meno di Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna. Non c'è necessità di una manovra correttiva. "Non appare necessaria né è opportuna". Per Confindustria occorre una scossa politica molto forte.
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