La conferma del calo mensile, il quinto da settembre 2013, e il rallentamento del tasso di variazione tendenziale sono dati che, pur contribuendo in larga misura a restituire fiducia alle famiglie, non devono far trascurare i rischi di una possibile deflazione.
Un fenomeno che già interessa la componente relativa ai beni e che rischia di estendersi a tutto il sistema: questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio ai dati Istat sull'inflazione.
Una dinamica contenuta dei prezzi, come quella che da mesi sta sperimentando la nostra economia – prosegue la nota - è un elemento positivo se si accompagna alla crescita, ma dannoso in un contesto di stagnazione quale è quella che stiamo attraversando. E questo, peraltro, è un rischio che, come segnalato dalle recenti decisioni della Bce, non interessa solo il nostro paese ma tutta l'area dell'euro.
Una dinamica contenuta dei prezzi, come quella che da mesi sta sperimentando la nostra economia – prosegue la nota - è un elemento positivo se si accompagna alla crescita, ma dannoso in un contesto di stagnazione quale è quella che stiamo attraversando. E questo, peraltro, è un rischio che, come segnalato dalle recenti decisioni della Bce, non interessa solo il nostro paese ma tutta l'area dell'euro.
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