lunedì 15 aprile 2013

Università degli Studi del Molise, il professore Raffaele Coppola si candida alla carica di Rettore

Il rilancio passa attraverso la sinergia con il territorio. Il prossimo 15 maggio nell’Università degli Studi del Molise sarà eletto il nuovo Rettore per il mandato 2013-2019.










Il professore Raffaele Coppola, ordinario di Microbiologia degli alimenti e già direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari, Ambientali e Microbiologiche dell’Ateneo molisano e attualmente Direttore dell’Istituto di Scienza dell’Alimentazione del CNR, ha presentato la sua candidatura. L’obiettivo è di rilanciare, in una logica di condivisione e di confronto multidisciplinare tra le diverse aree di ricerca, l’Università nell’ambito regionale e oltre i confini del Molise.

L’idea è di far diventare "l’Università  del Molise una piattaforma scientifico-culturale di riferimento per l’attività di ricerca e l’innovazione, individuando gli ambiti di rilievo nazionale, europeo e internazionale in cui promuovere le eccellenze. Traguardo realizzabile solo attraverso una proficua sinergia con il territorio, in particolare con la Regione, le Province di Campobasso e Isernia e tutti gli enti locali, attraverso i rispettivi rappresentanti istituzionali, nell’ambito delle prerogative e competenze".

"Tutte le mie forze - evidenzia Coppola - saranno destinate a «custodire» l’Università del Molise rispetto a indebite interferenze esterne, individuando con le Istituzioni una auspicabile, necessaria, irrinunciabile sintonia, difendendone la missione di 'ente' pubblico di formazione e di ricerca. Soprattutto cercando di salvaguardarne l’esistenza, che purtroppo non è più scontata".

Un percorso che non può non puntare sull’importanza di attirare, in primis, i giovani molisani e quelli delle regioni limitrofe, irrobustendo la competitività dell’Ateneo, “perché è  nostro dovere - sostiene Coppola - conservare il patrimonio di intelligenze dei nostri ragazzi nella terra d’origine, evitando così che le famiglie siano costrette a ulteriori sacrifici”.

Il programma di Coppola si articola in tre «assi prioritari»: ricerca e territorio, sistema universitario e studenti, didattica e interdisciplinarietà. In particolare, l’idea centrale è quella di consolidare e sviluppare l’ateneo molisano come una «Università regionale aperta», fortemente radicata su e per il territorio, ma al contempo pronta a recepire suggerimenti e stimoli provenienti dall’esterno attraverso una contaminazione tra discipline.

Tra le priorità previste dal programma proposto dal professore Coppola vi è innanzitutto "la realizzazione della «Cittadella della Formazione», completando e razionalizzando le strutture esistenti a Campobasso in località Vazzieri per costruire un vero e proprio Campus della formazione e della ricerca, sensibilizzando il concorso degli enti locali competenti".

Inoltre, saranno realizzati interventi finalizzati al consolidamento e alla valorizzazione dei corsi di studio esistenti, tra cui quelli di Ingegneria e Medicina. In particolare, "completando il percorso che ha portato alla costituzione della Facoltà medica - aggiunge Coppola -, definendo nel più breve tempo possibile con gli enti e le strutture locali e nazionali competenti un percorso chiaro e scandito da tappe ben precise, affinché siano messe a disposizione del territorio le strutture necessarie per effettuare attività specialistiche, ambulatoriali e di consulenza".

Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto con le imprese: "Non si può non avviare una sinergia strutturale con le PMI del territorio e con la Regione Molise, al fine di comprendere le esigenze di ricerca del tessuto imprenditoriale e di convogliare verso il nostro Ateneo - sottolinea Coppola - eventuali risorse finanziarie per sostenere gli obiettivi di sviluppo economico e sociale regionali. Per questo è fondamentale riconquistare una decisa capacità  di trasferimento del know-how con il concorso del Parco Scientifico e Tecnologico MoliseInnovazione, (vera cerniera fra mondo della ricerca e mondo imprenditoriale - Confindustria, Unioncamere, PMI, Consorzi, Enti locali), cui dovrà essere riassicurata una gestione manageriale allo scopo di ritrovarne la già consolidata forza propulsiva. 

E in tale prospettiva, si potrebbe sfruttare l’occasione dell’Expo 2015 per proporre iniziative sul territorio coinvolgendo le associazioni imprenditoriali e le istituzioni locali, al fine altresì di valorizzare le capacità turistiche della regione, attraverso percorsi archeologici, rurali ed enogastronomici".

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