Il rilancio passa attraverso la sinergia con il territorio. Il prossimo 15 maggio nell’Università degli Studi del Molise sarà eletto il nuovo Rettore per il mandato 2013-2019.
Il professore Raffaele Coppola, ordinario di Microbiologia degli alimenti e già direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari, Ambientali e Microbiologiche dell’Ateneo molisano e attualmente Direttore dell’Istituto di Scienza dell’Alimentazione del CNR, ha presentato la sua candidatura. L’obiettivo è di rilanciare, in una logica di condivisione e di confronto multidisciplinare tra le diverse aree di ricerca, l’Università nell’ambito regionale e oltre i confini del Molise.
L’idea è di far diventare "l’Università del Molise una piattaforma scientifico-culturale di riferimento per l’attività di ricerca e l’innovazione, individuando gli ambiti di rilievo nazionale, europeo e internazionale in cui promuovere le eccellenze. Traguardo realizzabile solo attraverso una proficua sinergia con il territorio, in particolare con la Regione, le Province di Campobasso e Isernia e tutti gli enti locali, attraverso i rispettivi rappresentanti istituzionali, nell’ambito delle prerogative e competenze".
"Tutte le mie forze - evidenzia Coppola - saranno destinate a «custodire» l’Università del Molise rispetto a indebite interferenze esterne, individuando con le Istituzioni una auspicabile, necessaria, irrinunciabile sintonia, difendendone la missione di 'ente' pubblico di formazione e di ricerca. Soprattutto cercando di salvaguardarne l’esistenza, che purtroppo non è più scontata".
Un percorso che non può non puntare sull’importanza di attirare, in primis, i giovani molisani e quelli delle regioni limitrofe, irrobustendo la competitività dell’Ateneo, “perché è nostro dovere - sostiene Coppola - conservare il patrimonio di intelligenze dei nostri ragazzi nella terra d’origine, evitando così che le famiglie siano costrette a ulteriori sacrifici”.
Il programma di Coppola si articola in tre «assi prioritari»: ricerca e territorio, sistema universitario e studenti, didattica e interdisciplinarietà. In particolare, l’idea centrale è quella di consolidare e sviluppare l’ateneo molisano come una «Università regionale aperta», fortemente radicata su e per il territorio, ma al contempo pronta a recepire suggerimenti e stimoli provenienti dall’esterno attraverso una contaminazione tra discipline.
Tra le priorità previste dal programma proposto dal professore Coppola vi è innanzitutto "la realizzazione della «Cittadella della Formazione», completando e razionalizzando le strutture esistenti a Campobasso in località Vazzieri per costruire un vero e proprio Campus della formazione e della ricerca, sensibilizzando il concorso degli enti locali competenti".
Inoltre, saranno realizzati interventi finalizzati al consolidamento e alla valorizzazione dei corsi di studio esistenti, tra cui quelli di Ingegneria e Medicina. In particolare, "completando il percorso che ha portato alla costituzione della Facoltà medica - aggiunge Coppola -, definendo nel più breve tempo possibile con gli enti e le strutture locali e nazionali competenti un percorso chiaro e scandito da tappe ben precise, affinché siano messe a disposizione del territorio le strutture necessarie per effettuare attività specialistiche, ambulatoriali e di consulenza".
Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto con le imprese: "Non si può non avviare una sinergia strutturale con le PMI del territorio e con la Regione Molise, al fine di comprendere le esigenze di ricerca del tessuto imprenditoriale e di convogliare verso il nostro Ateneo - sottolinea Coppola - eventuali risorse finanziarie per sostenere gli obiettivi di sviluppo economico e sociale regionali. Per questo è fondamentale riconquistare una decisa capacità di trasferimento del know-how con il concorso del Parco Scientifico e Tecnologico MoliseInnovazione, (vera cerniera fra mondo della ricerca e mondo imprenditoriale - Confindustria, Unioncamere, PMI, Consorzi, Enti locali), cui dovrà essere riassicurata una gestione manageriale allo scopo di ritrovarne la già consolidata forza propulsiva.
L’idea è di far diventare "l’Università del Molise una piattaforma scientifico-culturale di riferimento per l’attività di ricerca e l’innovazione, individuando gli ambiti di rilievo nazionale, europeo e internazionale in cui promuovere le eccellenze. Traguardo realizzabile solo attraverso una proficua sinergia con il territorio, in particolare con la Regione, le Province di Campobasso e Isernia e tutti gli enti locali, attraverso i rispettivi rappresentanti istituzionali, nell’ambito delle prerogative e competenze".
"Tutte le mie forze - evidenzia Coppola - saranno destinate a «custodire» l’Università del Molise rispetto a indebite interferenze esterne, individuando con le Istituzioni una auspicabile, necessaria, irrinunciabile sintonia, difendendone la missione di 'ente' pubblico di formazione e di ricerca. Soprattutto cercando di salvaguardarne l’esistenza, che purtroppo non è più scontata".
Un percorso che non può non puntare sull’importanza di attirare, in primis, i giovani molisani e quelli delle regioni limitrofe, irrobustendo la competitività dell’Ateneo, “perché è nostro dovere - sostiene Coppola - conservare il patrimonio di intelligenze dei nostri ragazzi nella terra d’origine, evitando così che le famiglie siano costrette a ulteriori sacrifici”.
Il programma di Coppola si articola in tre «assi prioritari»: ricerca e territorio, sistema universitario e studenti, didattica e interdisciplinarietà. In particolare, l’idea centrale è quella di consolidare e sviluppare l’ateneo molisano come una «Università regionale aperta», fortemente radicata su e per il territorio, ma al contempo pronta a recepire suggerimenti e stimoli provenienti dall’esterno attraverso una contaminazione tra discipline.
Tra le priorità previste dal programma proposto dal professore Coppola vi è innanzitutto "la realizzazione della «Cittadella della Formazione», completando e razionalizzando le strutture esistenti a Campobasso in località Vazzieri per costruire un vero e proprio Campus della formazione e della ricerca, sensibilizzando il concorso degli enti locali competenti".
Inoltre, saranno realizzati interventi finalizzati al consolidamento e alla valorizzazione dei corsi di studio esistenti, tra cui quelli di Ingegneria e Medicina. In particolare, "completando il percorso che ha portato alla costituzione della Facoltà medica - aggiunge Coppola -, definendo nel più breve tempo possibile con gli enti e le strutture locali e nazionali competenti un percorso chiaro e scandito da tappe ben precise, affinché siano messe a disposizione del territorio le strutture necessarie per effettuare attività specialistiche, ambulatoriali e di consulenza".
Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto con le imprese: "Non si può non avviare una sinergia strutturale con le PMI del territorio e con la Regione Molise, al fine di comprendere le esigenze di ricerca del tessuto imprenditoriale e di convogliare verso il nostro Ateneo - sottolinea Coppola - eventuali risorse finanziarie per sostenere gli obiettivi di sviluppo economico e sociale regionali. Per questo è fondamentale riconquistare una decisa capacità di trasferimento del know-how con il concorso del Parco Scientifico e Tecnologico MoliseInnovazione, (vera cerniera fra mondo della ricerca e mondo imprenditoriale - Confindustria, Unioncamere, PMI, Consorzi, Enti locali), cui dovrà essere riassicurata una gestione manageriale allo scopo di ritrovarne la già consolidata forza propulsiva.
E in tale prospettiva, si potrebbe sfruttare l’occasione dell’Expo 2015 per proporre iniziative sul territorio coinvolgendo le associazioni imprenditoriali e le istituzioni locali, al fine altresì di valorizzare le capacità turistiche della regione, attraverso percorsi archeologici, rurali ed enogastronomici".
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