Federconsumatori: Per risparmiare davvero investire in salute e prevenzione.
La morte di una ragazza a Latina a causa della mancata diagnosi di un’appendicite, l’apertura di un’indagine sul decesso di una donna dopo ore di attesa al Policlinico Tor Vergata di Roma e le recenti vicende che hanno interessato l’I.d.i. sono le notizie più recenti che allarmano l’opinione pubblica e confermano le difficoltà della sanità pubblica.
Le famiglie, che già faticano ad arrivare alla fine del mese, devono anche assistere al progressivo degrado di un servizio essenziale come quello sanitario, che dovrebbe mettere al primo posto la salute delle persone e che invece è stato gravemente impoverito dai tagli. Al contesto sociale, economico e politico sempre più incerto si sommano quindi i timori per una sanità pubblica che, di fatto, non è più in grado di garantire a tutti cure e assistenza. Basti pensare ai tempi delle liste di attesa: a Roma, ad esempio, per effettuare un’ecografia presso una Asl bisogna aspettare più di 200 giorni.
Abbiamo la netta sensazione che gli obiettivi di risanamento dei conti, di cui tanto si è parlato in questi mesi, abbiano fatto perdere di vista la necessità di garantire il diritto alla salute dei cittadini, con tagli e restrizioni che compromettono la qualità e l’accesso alle cure. Per risparmiare bisogna investire in salute, prevenzione e guarigione.
Le famiglie, che già faticano ad arrivare alla fine del mese, devono anche assistere al progressivo degrado di un servizio essenziale come quello sanitario, che dovrebbe mettere al primo posto la salute delle persone e che invece è stato gravemente impoverito dai tagli. Al contesto sociale, economico e politico sempre più incerto si sommano quindi i timori per una sanità pubblica che, di fatto, non è più in grado di garantire a tutti cure e assistenza. Basti pensare ai tempi delle liste di attesa: a Roma, ad esempio, per effettuare un’ecografia presso una Asl bisogna aspettare più di 200 giorni.
Abbiamo la netta sensazione che gli obiettivi di risanamento dei conti, di cui tanto si è parlato in questi mesi, abbiano fatto perdere di vista la necessità di garantire il diritto alla salute dei cittadini, con tagli e restrizioni che compromettono la qualità e l’accesso alle cure. Per risparmiare bisogna investire in salute, prevenzione e guarigione.
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