"Se la politica si ferma, il Paese non deve fermarsi. Non serve il Def per comprendere che occorre una urgente inversione di rotta: i recenti dati Istat certificano una situazione drammatica in cui la crisi sta sfinendo famiglie ed imprese.
Il Paese è impoverito, la propensione al risparmio degli italiani si è bruscamente dimezzata negli ultimi dieci anni, crolla il potere d’acquisto e la capacità reddituale delle famiglie.
Se non si rimette in moto la debolissima domanda interna si assisterà ad una ulteriore frana dei consumi ed ad una nuova ecatombe di imprese e di posti di lavoro: secondo le nostre stime, senza adeguati interventi, il bilancio delle chiusure toccherà le 60.000 entro la fine del 2013.
Per non parlare del livello di pressione fiscale che ha sforato la temuta soglia psicologica del 50%, allontanando qualsiasi speranza di ripresa economica: senza un piano urgente di tagli della spesa pubblica improduttiva non si potranno liberare risorse da destinare al rilancio della crescita. Chiediamo perciò alla politica di non perdere altro tempo: bisogna fare presto, bisogna fare subito".
Se non si rimette in moto la debolissima domanda interna si assisterà ad una ulteriore frana dei consumi ed ad una nuova ecatombe di imprese e di posti di lavoro: secondo le nostre stime, senza adeguati interventi, il bilancio delle chiusure toccherà le 60.000 entro la fine del 2013.
Per non parlare del livello di pressione fiscale che ha sforato la temuta soglia psicologica del 50%, allontanando qualsiasi speranza di ripresa economica: senza un piano urgente di tagli della spesa pubblica improduttiva non si potranno liberare risorse da destinare al rilancio della crescita. Chiediamo perciò alla politica di non perdere altro tempo: bisogna fare presto, bisogna fare subito".
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