venerdì 26 aprile 2013

Per il turismo un altro 'ponte nero'

Federalberghi prevede un calo dell'11,3% rispetto allo scorso anno. La spesa media pro-capite sarà di 328 euro per un giro d'affari pari a 1,4 miliardi di euro (in calo del 12,5% sul 2012) . La durata media della vacanza si attesterà sulle 2,7 notti.






Saranno circa 4 milioni e 350mila gli italiani in vacanza che pernotteranno almeno una notte fuori casa per il 'ponte' del 25 aprile: la flessione è dell'11,3% rispetto al 2012. E' quanto risulta da un'indagine commissionata da Federalberghi all'Istituto ACS Marketing Solutions. Tra tutti coloro che partiranno, il 92% resterà in Italia (circa 4 milioni di persone), mentre chi andrà all'estero (circa 279 mila persone) prediligerà nel 64% dei casi le grandi capitali europee.

In Italia il mare sarà la scelta privilegiata (49% delle preferenze), seguito dalla montagna al 22% e dalle località d'arte maggiori e minori che si attesteranno sul 16% della domanda, mentre le terme registreranno quasi il 3% e le località lacuali il 2%. L'albergo
mantiene la testa della classifica con circa il 30% delle preferenze, seguito dalla casa di parenti o amici che sarà scelta dal 24% e dalla casa di proprietà che raccoglierà il 17% della domanda.

La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) si attesterà sui 328 euro (310 Euro per chi resta in Italia contro i 317 del 2012 e 468 euro per chi andrà all'estero rispetto ai 455 del 2012), per un giro d'affari pari a 1,4 miliardi di euro (1,6 miliardi del 2012 per un calo del 12,5%) e una durata media della vacanza che si attesterà sulle 2,7 notti.

''E' un ulteriore campanello d'allarme quello che fa squillare la previsione turistica per il 'ponte' del 25 aprile, destinato a vedere appena il 7,3% di italiani in viaggio, approfittando dell'opportunità offerta dal calendario'', commenta il il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. Si tratta di ''risultati drammaticamente negativi che ci spingono a dire come per le imprese sia ormai quasi impossibile sopravvivere con questi cali ed a sollecitare l'avvento di un Esecutivo capace di cogliere con urgenza quelle che sono le priorità delle aziende e dei lavoratori in esse occupati''. 

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