"Sui problemi del comparto avicolo regionale, in particolar modo sulla questione Gam-Solagrital, non può essere consentita una strumentalizzazione senza né capo né coda nei confronti della Giunta regionale appena insediatasi, dato che le vere responsabilità, sono da addebitarsi su chi è stato, fino a qualche mese fa, a gestire da papa-re il Molise".
Queste le considerazioni dell'Assessore regionale Massimiliano Scarabeo in merito alla delicata situazione economica della filiera avicola regionale." Chi pensa di usare i lavoratori come testa d'ariete per coprire la mala gestio per tutti questi anni, si sbaglia. Visti i risultati e l'enorme mole di danaro pubblico praticamente bruciato, probabilmente, queste aziende sono servite per altri scopi".
"Fatti salvi i diritti dei lavoratori, gli unici, ancora una volta a pagarne le conseguenze più gravi, le strumentalizzazioni di qualche nostalgico personaggio dello "iorismo" molisano, non servono a risolvere un problema nato nelle segrete stanze di quella politica affaristica e clientelare che ha ridotto questa regione nello stato in cui siamo. Il binomio Solagrital-Gam, da anni, è servito più come serbatoio di voti che come vera, seria attività produttiva, visti i tantissimi ed inutili finanziamenti che la Regione Molise si è sobbarcata in questi anni per mantenere in piedi un autentico "mostro" degli sprechi di danaro pubblico.
Il problema nasce quando si vuole cercare, dopo un'attenta analisi, di provare a porre rimedio alla situazione, seppure attraverso azioni forti come un ennesimo riordino del piano industriale o la dismissione della partecipazione regionale alla gestione. E' in questa logica che la nuova Giunta Regionale, vuole provare a ragionare, cercando di mettere in atto, ogni intervento utile che in primis tuteli gli interessi dei più deboli: i lavoratori. I quali non debbono restare, più del dovuto, ostaggi inconsapevoli della situazione che qualcun altro ha creato, non certo per favorire le loro aspettative occupazionali presenti e future.
Come si può pensare di gestire un'azienda che si rispetti, se non si è in grado di programmare il pagamento mensile dell'energia elettrica, senza la quale non si riescono neppure ad aprire i cancelli per far entrare i lavoratori?
E' chiaro che le rimostranze di chi è esente da colpe, leggi per l'appunto i dipendenti, non possono restare inascoltate, corre l'obbligo della massima istituzione regionale di provare a cercare la migliore soluzione possibile, per questo la Giunta Regionale non vuole tirarsi indietro dagli impegni che le competono, operando nella direzione di salvaguardare i diritti dei lavoratori e quelli dell'intero Molise a che non ci siano più situazioni che fagocitino danaro pubblico senza produrre alcun vantaggio per l'intera regione.
Ma, allo stesso tempo, non possono essere giustificate le inesistenti responsabilità che qualcuno vorrebbe far ricadere sull'esecutivo Frattura dato che è giunto davvero il momento di far capire a chi pensa di continuare ad usare gli stessi metodi e sistemi di sempre, che quella politica, quei modi di fare, si sono fermati al 25 febbraio 2013."
"Fatti salvi i diritti dei lavoratori, gli unici, ancora una volta a pagarne le conseguenze più gravi, le strumentalizzazioni di qualche nostalgico personaggio dello "iorismo" molisano, non servono a risolvere un problema nato nelle segrete stanze di quella politica affaristica e clientelare che ha ridotto questa regione nello stato in cui siamo. Il binomio Solagrital-Gam, da anni, è servito più come serbatoio di voti che come vera, seria attività produttiva, visti i tantissimi ed inutili finanziamenti che la Regione Molise si è sobbarcata in questi anni per mantenere in piedi un autentico "mostro" degli sprechi di danaro pubblico.
Il problema nasce quando si vuole cercare, dopo un'attenta analisi, di provare a porre rimedio alla situazione, seppure attraverso azioni forti come un ennesimo riordino del piano industriale o la dismissione della partecipazione regionale alla gestione. E' in questa logica che la nuova Giunta Regionale, vuole provare a ragionare, cercando di mettere in atto, ogni intervento utile che in primis tuteli gli interessi dei più deboli: i lavoratori. I quali non debbono restare, più del dovuto, ostaggi inconsapevoli della situazione che qualcun altro ha creato, non certo per favorire le loro aspettative occupazionali presenti e future.
Come si può pensare di gestire un'azienda che si rispetti, se non si è in grado di programmare il pagamento mensile dell'energia elettrica, senza la quale non si riescono neppure ad aprire i cancelli per far entrare i lavoratori?
E' chiaro che le rimostranze di chi è esente da colpe, leggi per l'appunto i dipendenti, non possono restare inascoltate, corre l'obbligo della massima istituzione regionale di provare a cercare la migliore soluzione possibile, per questo la Giunta Regionale non vuole tirarsi indietro dagli impegni che le competono, operando nella direzione di salvaguardare i diritti dei lavoratori e quelli dell'intero Molise a che non ci siano più situazioni che fagocitino danaro pubblico senza produrre alcun vantaggio per l'intera regione.
Ma, allo stesso tempo, non possono essere giustificate le inesistenti responsabilità che qualcuno vorrebbe far ricadere sull'esecutivo Frattura dato che è giunto davvero il momento di far capire a chi pensa di continuare ad usare gli stessi metodi e sistemi di sempre, che quella politica, quei modi di fare, si sono fermati al 25 febbraio 2013."
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