"Si prospetta un governo di larghe intese. Un governo fortemente voluto dal Presidente Napolitano perché occorre un governo subito per affrontare la difficile situazione economica che sta penalizzando il nostro Paese ed in particolare le imprese ed il lavoro.
Confesercenti non entra nel merito delle scelte di quale governo deve essere messo in campo, ma non può non auspicare una soluzione adeguata alla crisi economica, sociale e politica che l’Italia sta vivendo.
Sviluppo e lavoro sono gli obiettivi centrali a cui dobbiamo puntare, così come le imprese rappresentano lo strumento da usare per ottenere i risultati sperati. Ovviamente, serve un governo autorevole e qualificato, così come sono necessarie regioni e comuni in grado di attuare politiche territoriali altrettanto incisive e finalizzate alla crescita delle loro specificità.
Anche noi possiamo dare un’importante contributo al Paese con le nostre imprese, con tutte le imprese, grandi, medie e piccole di tutti i comparti perché sono quelle che creano lavoro e ricchezza.
Il prossimo governo dovrà, però, affrontare i nodi che frenano la nostra economia, dando più fiducia alle imprese e mettendo in campo risorse adeguate per ridurre la pressione fiscale.
Le risorse necessarie? Ci sono, basta essere determinati per affrontare i troppi sprechi e gli eccessivi livelli di rappresentanza che pesano come macigni sulle casse pubbliche e quindi sulle tasche dei contribuenti".
Sviluppo e lavoro sono gli obiettivi centrali a cui dobbiamo puntare, così come le imprese rappresentano lo strumento da usare per ottenere i risultati sperati. Ovviamente, serve un governo autorevole e qualificato, così come sono necessarie regioni e comuni in grado di attuare politiche territoriali altrettanto incisive e finalizzate alla crescita delle loro specificità.
Anche noi possiamo dare un’importante contributo al Paese con le nostre imprese, con tutte le imprese, grandi, medie e piccole di tutti i comparti perché sono quelle che creano lavoro e ricchezza.
Il prossimo governo dovrà, però, affrontare i nodi che frenano la nostra economia, dando più fiducia alle imprese e mettendo in campo risorse adeguate per ridurre la pressione fiscale.
Le risorse necessarie? Ci sono, basta essere determinati per affrontare i troppi sprechi e gli eccessivi livelli di rappresentanza che pesano come macigni sulle casse pubbliche e quindi sulle tasche dei contribuenti".
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