mercoledì 8 agosto 2012

Istituito un registro per il controllo delle emissioni di gas a effetto serra

Obbligo di iscrizione per le aziende che operano nel settore.





Ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, ossia i fluorurati, per conseguire gli obiettivi dell’UE in materia di cambiamenti climatici e adempiere agli obblighi derivanti dal protocollo di Kyoto. È quanto previsto dal regolamento CE n. 842/2006 adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio ed entrato in vigore dal 5 maggio 2012. 

L’Italia ha recepito le novità normative europee istituendo un Registro Nazionale al quale hanno obbligo di iscrizione tutti i soggetti, imprese e persone, che curano l’installazione, la manutenzione e la riparazione delle apparecchiature contenenti i gas.

Il regolamento europeo stabilisce infatti, che ogni Stato membro istituisca un sistema nazionale di certificazione e attestazione per il personale e per le imprese che svolgono attività di controllo delle perdite e per il recupero dei gas fluorurati ad effetto serra da impianti come frigoriferi, condizionatori, pompe di calore, impianti antincendio, prevedendo anche la certificazione e un esame per chi opera in questi segmenti di attività.

Il Registro verrà gestito dalle Camere di Commercio del capoluogo di regione ove è iscritta l'impresa o  risiede la persona fisica; le stesse provvederanno al rilascio dei certificati provvisori, di attestati e visure.

L'iscrizione al Registro Nazionale per le persone e imprese soggette all'obbligo dovrà avvenire, esclusivamente per via telematica, entro 60 giorni dalla sua istituzione (sarà resa nota in Gazzetta Ufficiale e sul sito del Ministero dell’Ambiente) e previo pagamento dei diritti di segreteria.

Sono previsti diritti differenziati a seconda dei soggetti (organismi di certificazione, imprese e persone) e a seconda del tipo di pratica (iscrizione, variazione, esenzione e deroga e comunicazione certificati).

Per informazioni più dettagliate si consiglia di consultare un estratto dal decreto (DM 17.07.2012 - GU 31 luglio 2012) contenente la tabella dei diritti oppure consultare il sito www.minambiente.it.

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