Bollettini canoni di locazione IACP di Campobasso anno 2013 – Famiglia Giovanni Carozza. Richiesta revoca e rettifica degli importi.
In riferimento alla situazione di disagio in cui versa il nucleo familiare della famiglia Carozza con un reddito bassissimo e sei minori, di cui una bimba affetta da una patologia molto grave che da mesi è ricoverata al Bambin Gesù di Roma, si segnala con amarezza l’avvenuta trasmissione da parte dello Iacp di Campobasso dei bollettini di pagamento dei canoni di locazione per l’anno 2013 per un importo complessivo di euro 10.023,28 calcolato sommando il canone mensile di euro 429,04 per i dodici mesi dell’anno all’importo di euro 4.764,00 quale conguaglio del 2012 e euro 110,90 di interessi maturati sul debito.
Come è noto, lo scorso novembre con l’avvio della procedura di sfratto nei confronti della famiglia Carozza è stata intrapresa un’azione concreta di aiuto che ha consentito di raccogliere fondi per aiutare Giovanni e Filomena ad estinguere la morosità di 6 mila euro maturata nei confronti dell’Istituto attraverso l’indicazione da parte dello stesso IACP di un proprio conto vincolato con specifica causale all’estinzione del debito della famiglia Carozza.
Grazie alla sensibilità di alcune emittenti televisive, organi di stampa e volontari dell’Associazione "Padre Giuseppe Tedeschi Onlus" è stato possibile abbattere il 50% del debito con l’impegno a rateizzare la rimanente somma per importi mensili sostenibili da un nucleo familiare con un reddito ISEE bassissimo, composto da 6 minori e che da un anno è obbligato a reggere spese aggiuntive prima all’Ospedale di San Giovanni Rotondo e ora al Bambin Gesù di Roma per fronteggiare la grave malattia che ha colpito una delle bimbe.
Non si riesce a comprendere quale calcolo è stato effettuato dall’Istituto per trasformare un debito di 3 mila euro in bollettini di pagamento che superano i 10 mila euro, nel mentre la famiglia attende vanamente gli aiuti dei servizi sociali comunali, del Piano di Zona e delle istituzioni regionali.
Come è noto l’abitazione in questione non è molto grande e non dispone di una stanza sterile, e pertanto resta attuale la sollecitazione ad individuare un appartamento più adeguato.
Ma pur in assenza di sostegni da parte della pubblica amministrazione, di ritardi e di risposte che non arrivano, getta nello sconforto una comunicazione IACP con una sommatoria di bollettini da pagare a carico di una famiglia che versa in una difficoltà nota e in un disagio conosciuto.
Come è noto, lo scorso novembre con l’avvio della procedura di sfratto nei confronti della famiglia Carozza è stata intrapresa un’azione concreta di aiuto che ha consentito di raccogliere fondi per aiutare Giovanni e Filomena ad estinguere la morosità di 6 mila euro maturata nei confronti dell’Istituto attraverso l’indicazione da parte dello stesso IACP di un proprio conto vincolato con specifica causale all’estinzione del debito della famiglia Carozza.
Grazie alla sensibilità di alcune emittenti televisive, organi di stampa e volontari dell’Associazione "Padre Giuseppe Tedeschi Onlus" è stato possibile abbattere il 50% del debito con l’impegno a rateizzare la rimanente somma per importi mensili sostenibili da un nucleo familiare con un reddito ISEE bassissimo, composto da 6 minori e che da un anno è obbligato a reggere spese aggiuntive prima all’Ospedale di San Giovanni Rotondo e ora al Bambin Gesù di Roma per fronteggiare la grave malattia che ha colpito una delle bimbe.
Non si riesce a comprendere quale calcolo è stato effettuato dall’Istituto per trasformare un debito di 3 mila euro in bollettini di pagamento che superano i 10 mila euro, nel mentre la famiglia attende vanamente gli aiuti dei servizi sociali comunali, del Piano di Zona e delle istituzioni regionali.
Come è noto l’abitazione in questione non è molto grande e non dispone di una stanza sterile, e pertanto resta attuale la sollecitazione ad individuare un appartamento più adeguato.
Ma pur in assenza di sostegni da parte della pubblica amministrazione, di ritardi e di risposte che non arrivano, getta nello sconforto una comunicazione IACP con una sommatoria di bollettini da pagare a carico di una famiglia che versa in una difficoltà nota e in un disagio conosciuto.
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