venerdì 22 febbraio 2013

Il 26 febbraio deve iniziare la risalita? Perdere ancora tempo puo' essere fatale

Riceviamo e pubblichiamo articolo di un nostro lettore.









Oggi ufficialmente dovrebbe finire la campagna elettorale, inizierà domani il silenzio per pensare. Sono certo che sarà un silenzio 'ASSORDANTE' perché si continuerà a parlare di politica al bar, dal barbiere, mentre si fa la spesa etc.etc.

A differenza delle altre consultazioni del passato, questa del 24 e 25 Febbraio p.v. sarà sconvolgente per molti politici che hanno occupato poltrone importanti per decenni facendo poco o niente per il popolo, mentre hanno fatto molto per loro stessi e per i loro parenti; in coda hanno elargito qualche piccolo favore a questo o a quel sostenitore che ha sempre ricambiato con il suo voto e quello dei suoi familiari ed amici.

Il 26 Febbraio potrebbe nascere l'alba di un nuovo giorno per il Molise e l'Italia, non è solo una speranza, ma una necessità ormai non più rinviabile. Spero che tutti si recheranno a votare avendo ben in mente la situazione della nostra economia. I dati e i numeri che vengono forniti sulla situazione delle aziende e delle famiglie sono tutti segnati in 'Rosso' che indica la gravità certa di quanto è dura la vita per la maggioranza della nostra popolazione.

Se ancora qualcuno andrà nuovamente a dare la propria fiducia a politici che da decenni occupano poltrone incollate al loro fondo schiena, parlando sempre la lingua assurda del 'POLITICHESE' (Faremo, faro', non ti preoccupare, presto avrai ciò che ti ho promesso), allora vorrà dire che il tasso di intelligenza di queste persone segna, purtroppo ancora, indici insufficienti.

Il momento di dimostrare che siamo un popolo vivo e vegeto, capace di risollevarsi sta per arrivare, 'ERGO' andiamo tutti a votare e diamo finalmente una sonora spallata a chi ancora fa il 'VENDITORE di FUMO'. Il tempo è scaduto!!!!!

                                                                                                                          
                                                                                                                                 Giovanni Venuto

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