martedì 22 gennaio 2013

Sanità: Per sanare i bilanci, nel 2013 aumento medio di 140 euro a testa dell'addizionale Irpef regionale

Associazione dei consumatori Adoc del Molise: Occorre evitare in ogni modo il "salasso"  fiscale a carico dei cittadini molisani.







Il rischio che il sistema sanitario stia diventando finanziariamente insostenibile lo ha denunciato il mese scorso Mario Monti e il Presidente Napolitano poco dopo non ha mancato di sollecitare innovazione e razionalizzazione del sistema, destinato altrimenti a crisi irreversibile.

Ora i numeri del ministero della Salute dimostrano quanto quei timori non fossero infondati perché senza aumenti di tasse locali già nel 2011 ben 16 regioni avrebbero tinto di rosso i propri bilanci sanitari.  I dati del quarto trimestre del 2012, ultimi disponibili, evidenziano che prima di chiedere nuovi sacrifici fiscali ai contribuenti hanno chiuso il bilancio con leggeri attivi solo Lombardia, Veneto, Umbria, Marche e Abruzzo. Tutte le altre sarebbero andate in rosso.

Poi con gli aumenti delle addizionali Irpef e di balzelli locali vari i bilanci sono tornati a tingersi di blu, salvo che per poche regione tra cui il Molise. Per pareggiare i conti le Regioni in rosso hanno finito per tartassare i cittadini con aumenti di tributi locali e addizionali Irpef pari a 2,2 miliardi di euro nel 2011.

Cionostante, il bilancio della sanità per la nostra regione è rimasto in rosso. E le cose non sono migliorate nel 2012, visto che l’aliquota media dell’addizionale Irpef, è passata da una media dell’1,19% all’1,49, che fanno altri 2,4 miliardi di euro prelevati dalle tasche dei contribuenti, che quindi per ripianare i deficit di Asrem e ospedali in soli due anni hanno versato al fisco 5 miliardi in più.

Le Regioni sono riuscite a far cancellare dalla legge di stabilità  la norma che, per quelle in piano di rientro, anticipava a quest’anno la possibilità aggiungere un 1,1% alle aliquote delle addizionali Irpef regionali, senza alcuna esenzione per i redditi più bassi. Se ne riparlerà nel 2014.

Ma il "salasso fiscale" per la sanità nell’immediato non è scongiurato. Per le regioni in disavanzo sanitario, tra cui la nostra, c’è già oggi l’obbligo di applicare l’aliquota massima del 2,3. Si può prevedere anche per quest’anno un aumento medio di circa 140 euro a testa nelle otto regioni in piano di rientro, tra cui il Molise. Ma questo "salasso", probabilmente, non basterà ad evitare i tagli delle prestazioni.

"L'Adoc Molise" - sostiene Nicola Criscuoli, responsabile dell'associazione - "chiede alla Regione Molise e, soprattutto, al futuro governo regionale di evitare in tutti i modi un ulteriore aumento delle aliquote Irpef. 

Occorre sanare i bilanci della sanità in altro modo come rivedere il sistema di partecipazione alla spesa sanitaria chiedendo di più ai redditi più alti e senza colpire quel ceto medio che paga le tasse, stabilire con certezza quali siano specificamente i livelli essenziali di assistenza e, soprattutto, razionalizzare ancora la spesa. 

Oltre a ciò, fondamentale è e sarà sempre richiedere e trovare le risorse per garantire la qualità dei servizi".

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