martedì 15 gennaio 2013

Redditometro, Cgia: Previsto un gettito di appena 815 milioni di euro

Con l’applicazione del Redditometro l’Erario dovrebbe incassare quasi 815 milioni di euro: 100 milioni grazie all’attività accertativa e altri 715 circa per mezzo della dissuasione che provocherà nei confronti dei contribuenti.









I dati, riferiti al 2013, li ha "recuperati" la Cgia di Mestre da un’attenta lettura della "Relazione Tecnica" al DL n° 78/2010 del 31 maggio 2010, provvedimento che ha dato origine al nuovo Redditometro.

Premesso che l’entità del gettito è di difficile individuazione, nella "Relazione Tecnica" si legge che, in ragione della propria valenza dissuasiva, lo strumento – che favorirà un aumento dei redditi dichiarati e, conseguentemente, delle imposte pagate – consentirà di incassare un gettito di circa 715 milioni di euro. Altri 100 milioni saranno recuperati, invece,  attraverso l’attività accertativa svolta sul territorio.

"Ci rendiamo conto che stiamo parlando di effetti economici sulle entrate poco più che marginali? – esordisce Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre – Con l’applicazione del Redditometro abbiamo gettato nel panico milioni di famiglie italiane per nulla.  

Sia chiaro: io spero che il redditometro stani gli evasori totali, colpisca chi le tasse non le paga, ma  se le previsioni di incasso sono queste, concentrate per la stragrande maggioranza sull’autotassazione,  il pericolo che il redditometro tradisca le aspettative è molto probabile".

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