lunedì 14 gennaio 2013

Lavoro, vertenze aperte. Impegno delle istituzioni

Si presti attenzione alle vertenze aperte adoperandosi con responsabilità e tempestività sulla loro soluzione. 











Ai 50 addetti della Smit di Termoli è scaduta la cassa integrazione straordinaria il 22 novembre e da allora sono sospesi in una situazione di assenza di lavoro e assenza di sostegno al reddito con l’impresa che si rende irreperibile e la Prefettura che dopo vari tentativi ha riconvocato le parti per il 17 gennaio. Delle 52 unità dei Cantieri Navali Spa che fino al 27 dicembre erano collocati in cassa integrazione in deroga, solo una parte minimale è stata richiamata al lavoro, nel mentre la maggioranza del personale attende di sapere se potrà usufruire o meno della cassa ordinaria a rotazione.

Il 16 gennaio si terrà presso il Ministero dello Sviluppo l’incontro sulla vertenza Ittierre in cui sarà deciso come tutelare i 712 addetti a cui terminerà il periodo di cassa straordinaria il 14 gennaio. I dubbi espressi dalla Cgil sul futuro dello Zuccherificio si sommano all’istanza rimasta inevasa degli avventizi che chiedono di poter accedere alla disoccupazione in deroga per il 2012 ed il 2013. I lavoratori della Precal di Venafro non riscuoteranno in questi giorni la cassa integrazione per un errore nel verbale stipulato presso la sede regionale e nella migliore delle ipotesi dovranno attendere alcuni mesi prima di ricevere l’assegno dell’Inps.

Alla Gam-Solagrital  la vertenza è in alto mare e si susseguono i contrasti, gli errori gestionali e l’assenza di chiarezza sul futuro. Per la Carreffour si avvicina la chiusura aziendale, nel mentre prosegue il confronto sul licenziamento di 56 autisti dell’Atm tra sindacati e impresa. L’elenco delle vertenze aperte che richiedono un attenzione urgente da parte delle istituzioni si somma alle mobilitazioni dei 300 infermieri precari dell’Asrem e dei 47 infermieri della Fondazione ex-Cattolica che stanno attuando il presidio della struttura da diversi giorni.

Pur nella turbolenza di una doppia campagna elettorale che rende tutto più problematico, i lavoratori e le imprese, necessitano di risposte urgenti di carattere amministrativo che sono inconciliabili con i tempi del rinnovo del Parlamento e del Consiglio Regionale. Spetta ad ogni istituzione mobilitarsi, nei limiti dell’agibilità di cui dispone, per agevolare l’istruttoria delle vertenze più impellenti e adoperarsi costruttivamente per la loro soluzione.

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