giovedì 24 gennaio 2013

La farsa della Piana dei Mulini

Riceviamo e pubblichiamo articolo di un nostro lettore.








Penso e spero che tutti i partecipanti alla chiamata della Piana dei Mulini, ricordino bene il discorso d’apertura di Michele Iorio, ma nel contempo abbiano in mente alcuni interventi fatti dai partecipanti e non ultimo le promesse della chiusura fatte dall’organizzatore.

Il sottoscritto era presente, perché avevo ed ho a cuore gli interessi delle aziende molisane, e per questo motivo fui il primo a porre delle domande specifiche. Ebbene se i molisani vogliono bene alla loro terra, dovrebbero rileggere non solo i commenti di una o dell’altra parte fatti dai media, ma analizzare i fatti concreti eventualmente portati a compimento dal Governo Regionale uscente, prima e dopo quella adunata di popolo.

Se mi permettete l’accostamento con il presidente del Consiglio Monti, quando aveva la maggioranza conclamata delle due Camere, anche lui diceva e faceva cose ben fatte per l' Italia, ora che è passato alla funzione di candidato (cosa scartata sempre prima), è pronto a cambiare e a cancellare molto di quanto ha fatto, visto che l’intera Nazione è passata in un solo anno dalla padella alla brace.

Tornando alle cose di casa nostra, si grida a pieni polmoni che alcuni hanno tradito e stanno tradendo gli ideali e le alleanze di molte battaglie  politiche, per passare con gli odiati nemici. Visto che parliamo di politica e non di guerra, vorrei ricordare che amministrare il popolo è un servizio e non una guerra con i propri connazionali.

La storia passata, presente e futura ha vissuto e vivrà, purtroppo, migliaia di abbandoni e passaggi da una parte all’altra, però va anche ricordato che le motivazioni che spingono questi comportamenti derivano molto spesso dalla non condivisione di scelte fatte in modo personale dal capo, spesso colui che pensa di essere infallibile ed imbattibile. La stessa storia poi si ripete e dimostra che chi tira troppo la corda prima o poi questa si spezza. 

L' uscita dalle luci dei riflettori avviene a volte in modo indolore presentando dimissioni giuste e dovute, a volte invece si aspetta l' onta della sconfitta sul campo, che fa sicuramente più male e che cancella anche quel poco di buono forse è stato comunque fatto. Le scelte personali vanno sempre rispettate, purché a pagare sia solo chi le fa, quando però quest'ultime originano dei danni non solo a chi non le ha condivise, ma ad un'intera popolazione, allora ogni spostamento di opinione va giudicato a posteriori, quando si faranno i bilanci delle cose fatte veramente e non annunciate, promesse e mai realizzate.

Questa una modesta idea e previsione non solo personale; se poi le urne diranno il contrario, allora tutti dovremmo accettare la legge della democrazia e  dei numeri e sperare in un domani migliore, ma come disse un vecchio saggio: "VOTATE CHI VOLETE …..MA POI VE LO TENETE".



Giovanni Venuto

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