Oltre un milione di firme sono state depositate oggi presso la Corte di Cassazione in merito ai due quesiti referendari per il ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori nella sua versione originale e l'abrogazione dell'articolo 8 del decreto 138/2011, varato dal governo Berlusconi, che aveva cancellato il valore universale dei diritti previsti dal contratto nazionale di lavoro.
"Oggi - ha dichiarato il presidente dell’Italia dei Valori- depositiamo queste firme in Cassazione per consegnare le sottoscrizioni per i referendum sul lavoro e per ripristinare il diritto costituzionale leso dei lavoratori. I cittadini, però, non verranno mai chiamati alle urne per votare questi referendum: la legge prevede infatti che le firme non possano essere depositate nell'anno in cui ci sono le elezioni, e che il deposito non possa avvenire a Camere sciolte, come in questo caso.
Per questo – precisa - presenteremo in sede di contenzioso un ricorso alla Consulta affinché ristabilisca la questione. Le beghe politiche hanno portato allo scioglimento delle Camere. Confidiamo che la Corte Costituzionale si renda conto che non può far gravare tali beghe sui diritti dei cittadini. Ancora una volta - ha concluso Di Pietro - centinaia di migliaia di cittadini si presentano a chiedere di modificare leggi ingiuste e inique che tolgono diritti ai lavoratori. Mentre i partiti si spartiscono le poltrone, l'Italia dei Valori si presenta a depositare quesiti nell'interesse dei cittadini".
Per questo – precisa - presenteremo in sede di contenzioso un ricorso alla Consulta affinché ristabilisca la questione. Le beghe politiche hanno portato allo scioglimento delle Camere. Confidiamo che la Corte Costituzionale si renda conto che non può far gravare tali beghe sui diritti dei cittadini. Ancora una volta - ha concluso Di Pietro - centinaia di migliaia di cittadini si presentano a chiedere di modificare leggi ingiuste e inique che tolgono diritti ai lavoratori. Mentre i partiti si spartiscono le poltrone, l'Italia dei Valori si presenta a depositare quesiti nell'interesse dei cittadini".
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