Nel mese di dicembre 2012, l'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali registra una diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente e una crescita dell'1,8% rispetto a dicembre 2011.
Sulla base dei dati finora diffusi, la crescita annua dell'indice dei prezzi dei prodotti industriali è pari, nel 2012, al 2,4% (era stata del 4,8% nel 2011).
I prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno diminuiscono dello 0,2% rispetto a novembre ed aumentano del 2,0% su base tendenziale. Al netto dell'energia i prezzi diminuiscono dello 0,1% sul mese precedente e aumentano dell'1,2% nei confronti di dicembre 2011.
I prezzi dei beni venduti sul mercato estero diminuiscono dello 0,1% sul mese precedente, con variazioni nulle per l'area euro e dello 0,2% per quella non euro. In termini tendenziali si registra un incremento dello 0,6% (+0,5% per l'area euro e +0,6% per quella non euro).
Il contributo maggiore alla crescita tendenziale dell'indice dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno proviene dai prodotti energetici (1,0 punti percentuali). Per il mercato estero i contributi più significativi derivano, per l'area euro, dall'energia (0,2 punti percentuali), per quella non euro dai beni intermedi e dai beni di consumo non durevoli (0,2 punti percentuali per entrambi).
I settori di attività economica per i quali si rileva la crescita tendenziale dei prezzi più marcata sono, per il mercato interno, quello delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+4,5%), e per il mercato estero quello della fabbricazione di coke e dei prodotti petroliferi raffinati (+2,4%).
I prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno diminuiscono dello 0,2% rispetto a novembre ed aumentano del 2,0% su base tendenziale. Al netto dell'energia i prezzi diminuiscono dello 0,1% sul mese precedente e aumentano dell'1,2% nei confronti di dicembre 2011.
I prezzi dei beni venduti sul mercato estero diminuiscono dello 0,1% sul mese precedente, con variazioni nulle per l'area euro e dello 0,2% per quella non euro. In termini tendenziali si registra un incremento dello 0,6% (+0,5% per l'area euro e +0,6% per quella non euro).
Il contributo maggiore alla crescita tendenziale dell'indice dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno proviene dai prodotti energetici (1,0 punti percentuali). Per il mercato estero i contributi più significativi derivano, per l'area euro, dall'energia (0,2 punti percentuali), per quella non euro dai beni intermedi e dai beni di consumo non durevoli (0,2 punti percentuali per entrambi).
I settori di attività economica per i quali si rileva la crescita tendenziale dei prezzi più marcata sono, per il mercato interno, quello delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+4,5%), e per il mercato estero quello della fabbricazione di coke e dei prodotti petroliferi raffinati (+2,4%).
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