lunedì 21 gennaio 2013

Incidenti stradali in Molise

A seguito della diffusione nazionale delle statistiche sugli incidenti stradali, l’Istat fornisce per la prima volta un approfondimento sul Molise in cui la Sede territoriale dell’Istituto, partecipando direttamente alle attività di rilevazione, assicura un’elevata qualità dei dati territoriali anche a livello fine di analisi.





L’indagine rileva gli incidenti stradali occorsi nell’anno che hanno causato lesioni alle persone (morti entro il trentesimo giorno o feriti) ed è condotta dall’Istat in collaborazione con l’Aci, il Ministero dell’Interno, i Carabinieri, la Polizia provinciale, la Polizia municipale o locale, gli Uffici di statistica dei comuni capoluogo di provincia.

Gli incidenti nel 2011 in Molise

Nel 2011 gli incidenti stradali con lesioni a persone2 rilevati in Molise sono stati 639, in media circa 2 al giorno, e hanno causato il decesso di 19 persone e lesioni di diversa gravità ad altre 1.008. Gli incidenti avvenuti nel territorio regionale nell’anno considerato rappresentano lo 0,3% del totale nazionale, i morti lo 0,5% e i feriti lo 0,3%. Rispetto al 2010, si riscontra una diminuzione sia del numero degli incidenti (in valore assoluto pari a -18) che di quello dei morti (-9) e dei feriti (-48) (Prospetto 1). In particolare, a fronte di un lieve decremento del numero di incidenti (-2,7%), il numero dei morti diminuisce in maniera significativa (-32,1%).

Tra il 2010 e il 2011, in Molise la diminuzione del numero di incidenti stradali (-2,7%) è in linea con quanto si registra a livello nazionale, mentre più consistente risulta il calo dei feriti (-4,5% rispetto al -3,5% nazionale) e dei morti (-32,1% contro -5,6%). Rispetto al 2010, il numero degli incidenti con lesioni a persone nella provincia di Campobasso aumenta del 3,2% mentre nella provincia di Isernia diminuisce del 17,1%; il numero dei morti e dei feriti cala in entrambe le province anche se in maniera più consistente in quella di Isernia (dove la variazione del numero dei morti è pari a -40,0% a fronte di -32,1% dell’intera regione e quella dei feriti è di -9,4% rispetto alla riduzione media regionale di -4,5%). Anche nella provincia di Campobasso, nonostante l’aumento degli incidenti, si registra una contrazione del numero dei morti e dei feriti.

In Molise, gli incidenti stradali sono verbalizzati per la gran parte dai Carabinieri (48,0%). Le verbalizzazioni effettuate dalla Polizia stradale riguardano il 31,2% degli incidenti, quelle rilevate dalla Polizia locale rappresentano il 20,8%. Tra il 2001 e il 2011, in Molise gli incidenti stradali con lesioni a persone sono passati da 1.033 a 639, con un calo del 38,1%; il numero dei morti è diminuito da 37 a 19 (-48,6%) e quello dei feriti da 1.585 a 1.008 (-36,4%). Nello stesso periodo l’indice di mortalità (numero di morti ogni 100 incidenti) è passato da 3,6 nel 2001 a 3,0 nel 2011, con una significativa riduzione nell’ultimo anno. Nello stesso periodo, in Italia gli incidenti sono diminuiti del 21,8%, i decessi del 45,6% e i feriti del 21,8%.

Sia nel 2010 che nel 2011 l’indice di mortalità degli incidenti avvenuti nel territorio regionale, pari rispettivamente a 4,3 e 3,0 decessi per 100 incidenti, è risultato superiore ai corrispondenti valori nazionali che, negli stessi anni, si sono attestati per entrambi gli anni a 1,9 morti per 100 incidenti. La serie dei numeri indice del numero dei morti, calcolati con base fissa 2001=100, mostra in Molise un andamento altalenante nel decennio, nell’ambito comunque di un trend decisamente decrescente il cui punto di minimo è stato raggiunto nel 2011. Nell’ultimo anno, nella provincia di Campobasso l’indice è passato da 109,5 del 2010 a 76,2 del 2011, mentre nella provincia di Isernia da 31,3 a 18,8.

La distribuzione percentuale mensile del numero degli incidenti stradali e dei morti mostra un picco nei mesi estivi: in particolare nei mesi di luglio e agosto si concentra il 22,4% degli incidenti stradali e il 36,8% dei decessi verificatisi durante tutto il corso dell’anno. Per quanto riguarda il tipo di strada, il maggior numero di incidenti si registra sulle strade a una carreggiata a doppio senso di marcia ma l’indice di mortalità per incidente assume il valore massimo sulle strade a doppia carreggiata (6,7 morti ogni 100 incidenti).

In relazione alla caratteristica della strada, la quota più elevata di incidenti avviene lungo un rettilineo stradale, sia sulle strade urbane (40,1% del totale) sia su quelle extraurbane (36,6% del totale). Nell’ambito stradale urbano, gli incidenti che si verificano in corrispondenza di incroci rappresentano il 30,7% del totale, seguono quelli che avvengono nei pressi di una intersezione (13,9%). Nelle strade extraurbane gli incidenti che occorrono in curva sono il 24,4%, seguiti da quelli accaduti in corrispondenza di una intersezione, che rappresentano il 19,2%.

Con riferimento alle strade urbane, in provincia di Campobasso gli incidenti che si verificano lungo un rettilineo costituiscono il 39,6% del totale, in provincia di Isernia il 42,2%. In relazione alle strade extraurbane, invece, la quota di incidenti che avvengono lungo un rettilineo è pari al 37,5% del totale a Campobasso e al 34,4% a Isernia.

Quando avvengono gli incidenti

Il numero di incidenti stradali con lesioni a persone e il numero di feriti si distribuisce in modo uniforme tra i giorni della settimana, tranne il sabato quando si registra un aumento (Prospetto 6). Tuttavia gli incidenti più gravi sono quelli che si verificano nei primi giorni della settimana, con un picco il mercoledì, quando la percentuale di morti è pari al 26,2%, rispetto al 5,3% registrato il giovedì e il venerdì.

L’indice di mortalità per giorno della settimana raggiunge il valore massimo il mercoledì (5,7 morti ogni 100 incidenti), seguito dal martedì (4,3 morti ogni 100 incidenti). L’indice di mortalità assume il valore più basso in corrispondenza del venerdì, quando è pari all’1,2%.

A livello nazionale, invece, l’indice di mortalità presenta il valore massimo la domenica (2,8 morti ogni 100 incidenti) e il sabato (2,2). La marcata difformità rispetto al quadro nazionale può dipendere anche dall’esiguità del numero di eventi osservati, alcuni dei quali possono casualmente concentrarsi in giorni specifici.

La distribuzione degli incidenti nell’arco della giornata mostra che i picchi di eventi si hanno nelle fasce orarie in cui si registra un aumento della circolazione dovuto agli spostamenti tra abitazione e luogo di lavoro o luogo di studio: tra le ore 7 e le 10 del mattino e tra le ore 16 e le 19. In particolare, in quest’ultima fascia oraria si concentra il maggiore numero di incidenti (132, pari al 20,9% del totale), sebbene di lieve entità; in tale fascia oraria non si registrano, infatti, incidenti mortali.

Gli incidenti diventano, invece, più pericolosi nella fascia oraria tra le ore 21 e le 24 della notte, quando l’indice di mortalità sale fino a 7,1 decessi ogni 100 incidenti stradali. Se si considera il complesso del Paese, la distribuzione degli incidenti secondo l’ora del giorno
non mostra differenze di rilievo rispetto al Molise. Anche la mortalità degli incidenti diventa, in Italia come in Molise, più elevata nelle ore notturne.

Nel 2011, in Molise, nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 6, convenzionalmente considerata per individuare la fascia notturna, si sono verificati 77 incidenti, pari al 12,1% del totale, che hanno causato il decesso di 2 persone (il 10,5% del totale dei morti) e il ferimento di altre 131 (il 13,0% del totale dei feriti). Gli incidenti del venerdì e sabato notte rappresentano il 45,5% del totale degli incidenti notturni; i decessi si sono verificati unicamente nelle notti di venerdì e sabato mentre i feriti rappresentano nelle stesse notti il 48,1% del totale.

L’indice di mortalità degli incidenti notturni è pari mediamente a 2,6 decessi ogni 100 incidenti, contro il valore di 3,0 decessi ogni 100 nella media dell’intera giornata. Nella provincia di Campobasso l’indice di mortalità notturno è di 3,8 decessi ogni 100 incidenti. Se si considera solo il venerdì e il sabato notte l’indice di mortalità a livello regionale è pari a 5,7; nella provincia di Campobasso la quota raggiunge il 7,1. Viceversa, nella provincia di Isernia non si registrano incidenti mortali nella fascia notturna di tutti i giorni della settimana.

Principali tipologie di incidente

In Molise, come nel resto d’Italia, la maggior parte degli incidenti stradali con lesioni a persone avviene tra più veicoli (426 incidenti); i restanti casi vedono coinvolti veicoli isolati (213 incidenti). Nell’ambito degli incidenti tra veicoli, la tipologia più diffusa è lo scontro frontale-laterale (192 casi con 6 morti e 344 feriti), seguita dal tamponamento con 112 casi, 2 morti e 200 persone ferite.

Tra gli incidenti a veicoli isolati la fuoriuscita o sbandamento del veicolo rappresenta il caso più diffuso, con 109 incidenti, 4 morti e 134 feriti. L’investimento di pedone riguarda l’8,0% degli incidenti, con 51 casi, nei quali una persona ha perso la vita e 59 sono rimaste ferite. Secondo l’indice di mortalità l’urto con ostacolo accidentale rappresenta la tipologia più pericolosa, con 5,7 decessi ogni 100 incidenti, seguita dallo scontro frontale (3,8%), dalla fuoriuscita o sbandamento del veicolo (3,7%) e dallo scontro laterale (3,5%).

Il confronto con i dati nazionali mostra qualche differenza nelle frequenze associate alle singole cause ma, nel complesso, non si evidenziano scostamenti di rilievo. Anche con riferimento alla mortalità associata alla natura dell’incidente, emergono analogie tra il Molise e il resto del Paese. La quota più elevata di incidenti avviene tra due veicoli (58,2%), il 33,3% riguarda veicoli isolati mentre nel restante 8,5% risultano coinvolti 3 o più veicoli.

Le persone coinvolte

Nel 2011, in Molise l’84,2% dei morti e il 66,7% dei feriti in incidente stradale è costituito dai conducenti dei veicoli coinvolti; le persone trasportate rappresentano il 10,5% dei morti e il 27,5% dei feriti; sono pedoni il 5,3% dei morti e il 5,8% dei feriti. L’indice di gravità, che in media risulta pari a 1,9 morti per 100 feriti, è pari a 2,3 per i conducenti e si riduce fino a 0,7 per le persone trasportate.

Tra i maschi, la quota di conducenti morti o feriti risulta pari, rispettivamente, a 94,1% e 78,9%; per i conducenti di sesso femminile non si riscontrano morti mentre la quota dei feriti si riduce a 49,6%. I passeggeri donne costituiscono il 50,0% dei morti e il 41,3% dei feriti mentre per i maschi le percentuali scendono, rispettivamente, a 5,9% e 17,7%. Anche riguardo ai pedoni la quota percentuale è maggiore per le donne che per gli uomini, sia con riferimento ai morti che ai feriti. L’indice di gravità risulta più elevato tra i maschi che tra le femmine: 2,8 morti ogni 100 feriti per i primi contro 0,5 morti per 100 feriti per le seconde.

Tra i conducenti deceduti a seguito di incidente stradale i più colpiti in Molise sono le persone tra 25 e 44 anni (56,2% del totale), seguiti dai 45-64enni (24,9% del totale). Tale concentrazione nelle medesime classi di età si conferma anche per i conducenti rimasti feriti. In Molise, come in Italia, i passeggeri morti e feriti risultano particolarmente concentrati nelle classi di età più giovani (under 24).

Tra i pedoni non si registrano decessi mentre la quota maggiore di feriti si risconta nella classe di età 45-64 anni, pari al 30,0% del totale. L’indice di gravità mostra come siano le persone di età compresa tra i 25 e i 44 anni a correre il rischio di morte più elevato, sia tra i conducenti che tra le persone trasportate (morte o ferite). In particolare, tra i conducenti l’indice di gravità, per la classe 25-44 anni assume il valore di 4,8 per 100 infortuni mentre per le persone trasportate scende a 3,6.

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