lunedì 21 gennaio 2013

Ciocca: Il modello Michele continua a mietere vittime

Un altro impegno disatteso, un’altra volta sulla pelle di chi soffre già il dramma della precarietà del lavoro. Il modello Michele continua a mietere vittime e l’ennesima situazione drammatica che vivono gli avventizi dello Zuccherificio, ai quali ancora non viene garantito il sostegno promesso, ne è  una ulteriore prova.








La solidarietà che dobbiamo manifestare a  chi vive  i drammi del nostro tempo, amplificati dalle scelte scellerate messe in campo in undici anni di modello Michele, deve cedere con urgenza il passo alla concretezza del fare, dell’agire serio e competente soprattutto per le tematiche vere come quelle attinenti il lavoro.

In aula, nel corso dei Consigli regionali dedicati allo Zuccherificio, alla New Co, alle maestranze e agli avventizi, parte della minoranza consiliare ha manifestato un’idea organica e di prospettiva per il rilancio vero dello stabilimento termolese e per il coinvolgimento, in questa operazione di strategia, anche dei lavoratori.

Le troppe speculazioni di ogni tipo che hanno purtroppo accompagnato le vicende dei grandi colossi della nostra economia -  rivelatisi purtroppo enormi centri di costo -  hanno minato progetti, idee, vite e obiettivi personali.

La mortificazione dei diritti, il ricorso a forme estreme di protesta per evidenziare, a chi doveva fare, quanto invece non si è fatto fino ad ora, dovranno diventare il ricordo di un Molise che abbiamo il dovere di cancellare.

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