giovedì 24 gennaio 2013

Fisco: Nel 2012 scoperti più di 8.600 evasori totali

Frodi fiscali, evasione internazionale, economia sommersa: questi i fenomeni al centro dell’attività delle Fiamme Gialle nel 2012, per i danni che producono al bilancio dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, distorcendo la concorrenza tra imprese.






Approccio trasversale (cogliendo tutti gli illeciti economico-finanziari connessi all’ evasione), qualità degli interventi (effettivo recupero dei tributi evasi) e concretezza dei risultati sono i fattori di successo messi in campo dagli oltre 600 reparti del Corpo impegnati nella lotta all’evasione.

In particolare, nel 2012:

− sono stati denunciati 11.769 responsabili di frodi e reati fiscali, principalmente per aver utilizzato o emesso fatture false (5.836 violazioni), per non aver versato l’IVA (519 casi), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (2.579 violazioni) o per aver distrutto/occultato la contabilità (2.220 casi);

− sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, i ricavi non dichiarati ed i costi indeducibili scoperti dalle Fiamme Gialle ammontano a 17,1 miliardi di euro. A finire sotto la lente della Guardia di Finanza sono stati principalmente i trasferimenti 'di comodo' delle residenze di persone e società nei paradisi fiscali, lo spostamento all’estero di capitali per non pagare le tasse in Italia mediante atti negoziali ed operazioni di ristrutturazione societaria formalmente ineccepibili o operazioni di transfer pricing;

− sono stati scoperti 8.617 evasori totali che hanno occultato redditi al fisco per 22,7 miliardi di euro, cui si aggiungono ulteriori 16,3 miliardi riferiti agli altri fenomeni evasivi;

− l’attività di contrasto alle "Frodi IVA", ha permesso di individuare 4,8 miliardi di IVA evasa, di cui 1,7 riconducibili a 'frodi carosello', basate su fittizie transazioni commerciali con l’estero;

− sono stati individuati 16.233 lavoratori completamente "in nero" e 13.837 irregolari, impiegati da 6.655 datori di lavoro;

− irregolare il 32% degli oltre 447 mila controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali.

Sempre molto elevato lo standard della qualità dei controlli: l’adesione integrale da parte dei contribuenti ai verbali di constatazione della Guardia di Finanza ha comportato proposte di recupero a tassazione per circa 6,2 miliardi di euro, mentre l’Agenzia delle Entrate ha accertato maggiori imponibili, collegati ai verbali redatti dal Corpo, per ulteriori 15 miliardi di euro. Sono, inoltre, stati sequestrati beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per oltre 1 miliardo di euro ai responsabili di reati fiscali.

"La legalità, alla fine, vince; chi è dalla parte giusta, vince". È questo il messaggio lanciato, a chiare lettere, dal Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Saverio Capolupo, nel commentare i dati che tracciano il bilancio di un anno di attività delle Fiamme Gialle particolarmente intenso nella lotta alla criminalità economica. Il riferimento va alla particolare vicinanza dei cittadini onesti e dei media nei confronti di chi è impegnato tutti i giorni a combattere l’evasione fiscale, un fenomeno insidioso nelle cui pieghe si celano spesso altri gravi reati: il riciclaggio, la corruzione, le fatture false per beneficiare indebitamente di fondi pubblici, l’illecito trasferimento di capitali all’estero o la commissione di reati di borsa, solo per citarne alcuni.

"Proseguiremo con decisione la nostra azione per recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato" ha specificato il Generale Capolupo, adottando tecniche d’indagine proprie di una forza di polizia, con maggiore flessibilità dell’azione ispettiva ed approccio trasversale, per colpire nella loro globalità tutti i fenomeni connotati dalla capacità di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economico - finanziari. Proprio per contrastare le ramificazioni internazionali della criminalità economica, la Guardia di Finanza si avvale di un’ampia rete di contatti e collaborazioni in tutto il mondo e della sua rete di esperti all’estero, che forniscono un supporto costante alle attività operative anche in altri settori di intervento.

"Non solo repressione, lotta alle frodi ed ai traffici illeciti, ma anche prevenzione basata sulla sensibilizzazione alla legalità economico-finanziaria quale condizione essenziale per la crescita e lo sviluppo del paese” ha affermato il Comandante Generale, sottolineando come è necessario far comprendere soprattutto ai giovani che la legalità "conviene" ed è patrimonio indispensabile per l’esistenza stessa e la crescita della collettività e che scommettere sui giovani significa investire nel loro futuro, creando i presupposti per un formidabile effetto moltiplicatore.

Per questi motivi, ad ottobre scorso è stato avviato, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il progetto "Educazione alla legalità economica", che sta portando Ufficiali ed Ispettori nelle scuole primarie e secondarie del Paese per incontrare i ragazzi e spiegare loro in concreto il valore della legalità mediante esempi di vita quotidiana e l’illustrazione di ciò che la Guardia di Finanza fa concretamente a tutela della sicurezza economico - finanziaria di tutti i cittadini.

"Aiutateci a restituire alla società civile ciò che le è stato illecitamente sottratto" ha concluso il Comandante Generale, nel commentare i dati che illustrano il bilancio di un anno di attività particolarmente intenso ed indicare le linee guida per l’attività della Guardia di Finanza nel 2013.

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