Nota dell'Associazione Ecologisti Democratici del Molise inerente l'istanza della Ericsson SpA per la localizzazione di una nuova SRB (gestore H3G).
La Giunta Comunale di Pesche, con atto deliberativo n. 5 del 21 gennaio 2013 ha dato indirizzo al Responsabile dell’Area Tecnica di integrare il proprio parere favorevole, già espresso in data 08/01/2013, alla richiesta presentata al SUAP di Isernia dalla Ericsson Telecomunicazione S.P.A. per la localizzazione di una nuova SRB (Gestore H3G), in un terreno ubicato in Viale Ippocrate, prendendo atto della modifica apportata all’art. l’art. 11, comma 1 lettera A della legge regionale n. 20 del 10 agosto 2006, con l’art. 35 della L.R. n. 4 del 17 gennaio 2013 , grazie ad un emendamento proposto dal Consigliere PD Michele Petraroia.
Pur comprendendo la volontà dell’Amministrazione Comunale di applicare la norma sopra richiamata, prendiamo atto che la delibera è solo un atto di indirizzo che non scongiura definitivamente il rischio dell’installazione dell’antenna.
Non c’è alcuna garanzia, infatti, che i funzionari chiamati ad esprimere i pareri in merito, si esprimano negativamente sull’installazione della antenna perché purtroppo troppe leggi tutelano il profitto privato ai danni della salute dei cittadini.
In proposito si ricorda che a ridosso della Chiesa Madre di Pesche del 1700, che rientra a pieno titolo nei beni culturali di cui all’art. 2 comma 2 del D.LGS. n. 42 del 22 gennaio 2004, è installato un arsenale di antenne di radiodiffusione che ancora oggi , dopo numerose battaglie legali, continuano a deturpare il Centro Storico di Pesche ed ad emanare radiazioni inquinanti.
Si fa appello, pertanto, non solo al rispetto delle leggi ma anche al buon senso, invitando tutti gli organi in indirizzo ad intraprendere tutte le iniziative possibili per impedire l’ennesimo assalto alla salute dei cittadini e ad un altro scempio ambientale nel Comune di Pesche.
Pur comprendendo la volontà dell’Amministrazione Comunale di applicare la norma sopra richiamata, prendiamo atto che la delibera è solo un atto di indirizzo che non scongiura definitivamente il rischio dell’installazione dell’antenna.
Non c’è alcuna garanzia, infatti, che i funzionari chiamati ad esprimere i pareri in merito, si esprimano negativamente sull’installazione della antenna perché purtroppo troppe leggi tutelano il profitto privato ai danni della salute dei cittadini.
In proposito si ricorda che a ridosso della Chiesa Madre di Pesche del 1700, che rientra a pieno titolo nei beni culturali di cui all’art. 2 comma 2 del D.LGS. n. 42 del 22 gennaio 2004, è installato un arsenale di antenne di radiodiffusione che ancora oggi , dopo numerose battaglie legali, continuano a deturpare il Centro Storico di Pesche ed ad emanare radiazioni inquinanti.
Si fa appello, pertanto, non solo al rispetto delle leggi ma anche al buon senso, invitando tutti gli organi in indirizzo ad intraprendere tutte le iniziative possibili per impedire l’ennesimo assalto alla salute dei cittadini e ad un altro scempio ambientale nel Comune di Pesche.
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