giovedì 10 gennaio 2013

Finanziaria 2013, Cristiano Di Pietro: Un film già visto

"Purtroppo anche per il 2013 il governo regionale ha presentato una finanziaria che di certo non brilla per la sua capacità di programmazione e lungimiranza  e che sicuramente non è fatta per risollevare la drammatica situazione del Molise". 









Questa l’amara constatazione del consigliere regionale Cristiano Di Pietro a proposito del bilancio di previsione presentato dalla squadra di Iorio in Consiglio Regionale.

"In perfetta sintonia con le scelte economiche nazionali, la Giunta Regionale ha preferito la riduzione indiscriminata della spesa, nascondendosi dietro il paravento della crisi economica, senza neppure provare a pensare a interventi di carattere strutturale o investimenti di largo respiro. Chissà perché - si domanda Di Pietro -  non sono però mancati i predestinati contributi a pioggia, che non serviranno a migliorare o rilanciare l’economia, ma solo ad ipotecare il consenso elettorale.

Le misure da porre in essere  - ha proseguito l’esponente dell’IdV- sarebbero state semplici e di sicuro impatto sulle casse regionali. Ad esempio si sarebbe potuto intervenire sulle Società partecipate della Regione, attraverso la revisione della composizione dei Consigli d’Amministrazione e l’individuazione di un solo direttore generale o amministratore unico. Altrettanto si sarebbe potuto fare in tema di riordino della rete ospedaliera, andando ad incidere sul sistema delle Aziende Sanitarie Territoriali, senza risparmiare sulla qualità dei servizi. Insomma, la forma per ridurre in modo serio ed oculato la  spesa c’era, ciò che evidentemente è mancata è  stata la volontà politica per farlo. Un esempio su tutti: la proposta di aumentare del 25% gli stipendi dei dirigenti di Arpa, Asrem ecc.

In tema di entrate, invece, cruciale sarebbe stato affrontare seriamente il tema energetico, considerando - anche in questo campo - la colpevole mancanza di programmazione. Il Piano Energetico Regionale non è aggiornato né per quanto attiene alla rendicontazione delle fonti di approvvigionamento né  per quanto riguarda i consumi. Considerato che in Molise circa il 50% del fabbisogno elettrico è coperto da fonti rinnovabili, perché non  si pensa a vendere il surplus ad altre regioni? Ma anche in questo caso si è preferito spendere 480 mila euro per uno studio preliminare di dubbia utilità, anziché  investirli per lo sviluppo del territorio.

In conclusione, se da una parte la congiuntura nazionale e internazionale non è certo incoraggiante, dall’altra il governo Iorio ha perso l’occasione per fare della nostra regione un laboratorio virtuoso che punti sulla sua vocazione e sulle sue eccellenze. Questa finanziaria rappresenta l’ennesima  conferma di un modo miope di amministrare, incentrato esclusivamente  sul ritorno in termini di consenso elettorale. Un film di cui noi, come il resto dei cittadini molisani, già conosciamo la fine! Fortunatamente la frattura di questo sistema è imminente".

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