Il capogruppo di Costruire Democrazia in consiglio comunale Michele Durante, interviene sulle dichiarazioni del Sindaco Di Bartolomeo a proposito della caduta di gradimento che lo ha colpito direttamente:
"Le classifiche rispecchiano la qualità delle amministrazioni e, se Di Bartolomeo non gode più della fiducia dei campobassani, il motivo è chiaro. Per quanto ci riguarda abbiamo comunicato all’inizio dell’anno, nella conferenza stampa del 3 gennaio, che avremmo lavorato ad alcune proposte che potessero migliorare la qualità dell’amministrazione comunale e oggi abbiamo protocollato le prime due. Si tratta della istituzione del canone per i servizi sotterranei che insistono sul territorio di Campobasso che consiste nello stabilire quanto le società che sfruttano il sottosuolo per il passaggio di servizi e materie prime come il gas debbano pagare annualmente al Comune.
Abbiamo studiato la materia e comparato i provvedimenti, che hanno adottato da oltre dieci anni moltissimi Comuni, e abbiamo quantificato le risorse future derivanti dai canoni intorno ai trecentomila euro all'anno, in via prudenziale. Crediamo che l’amministrazione, obbligata oggi a reperire risorse per assicurare i servizi, debba concentrarsi sulle multinazionali e le grosse società di distribuzione, invece di aumentare a dismisura le tariffe per i cittadini.
Tutti noi in bolletta paghiamo una quota per i servizi di rete e cioè per il trasporto del gas, ma le società non versano un centesimo al Comune per quella occupazione di sottosuolo. Ci aspettiamo - prosegue il consigliere di Costruire Democrazia - che questa proposta venga approvata dal Consiglio, perché va nel senso del reperimento di risorse senza incidere sulle tasche dei cittadini".
"Per quanto riguarda la seconda proposta di deliberazione, che pone le basi per la individuazione della Zona Urbana nella città di Campobasso, abbiamo lavorato sul combinato disposto della normativa nazionale e comunitaria: le Zone Urbane, in fase di attivazione in circa trenta comuni italiani, permetteranno la creazione di nuove imprese con due differenti criteri di agevolazione: un contributo in regime de minimis dell’importo di trentamila euro per le attività di nuovo insediamento e le agevolazioni fiscali già previste per le Zone Franche Urbane per una durata di cinque anni.
Fiscalità e tributi locali più giusti, e la ripartenza del settore di produzione e commercio di beni e servizi sono - conclude Durante - due punti irrinunciabili per il rilancio e per lo sviluppo futuro di Campobasso: la città ha bisogno di idee nuove e progetti realizzabili. Noi li poniamo all'attenzione del Consiglio Comunale, ci aspettiamo un ampio consenso".
Abbiamo studiato la materia e comparato i provvedimenti, che hanno adottato da oltre dieci anni moltissimi Comuni, e abbiamo quantificato le risorse future derivanti dai canoni intorno ai trecentomila euro all'anno, in via prudenziale. Crediamo che l’amministrazione, obbligata oggi a reperire risorse per assicurare i servizi, debba concentrarsi sulle multinazionali e le grosse società di distribuzione, invece di aumentare a dismisura le tariffe per i cittadini.
Tutti noi in bolletta paghiamo una quota per i servizi di rete e cioè per il trasporto del gas, ma le società non versano un centesimo al Comune per quella occupazione di sottosuolo. Ci aspettiamo - prosegue il consigliere di Costruire Democrazia - che questa proposta venga approvata dal Consiglio, perché va nel senso del reperimento di risorse senza incidere sulle tasche dei cittadini".
"Per quanto riguarda la seconda proposta di deliberazione, che pone le basi per la individuazione della Zona Urbana nella città di Campobasso, abbiamo lavorato sul combinato disposto della normativa nazionale e comunitaria: le Zone Urbane, in fase di attivazione in circa trenta comuni italiani, permetteranno la creazione di nuove imprese con due differenti criteri di agevolazione: un contributo in regime de minimis dell’importo di trentamila euro per le attività di nuovo insediamento e le agevolazioni fiscali già previste per le Zone Franche Urbane per una durata di cinque anni.
Fiscalità e tributi locali più giusti, e la ripartenza del settore di produzione e commercio di beni e servizi sono - conclude Durante - due punti irrinunciabili per il rilancio e per lo sviluppo futuro di Campobasso: la città ha bisogno di idee nuove e progetti realizzabili. Noi li poniamo all'attenzione del Consiglio Comunale, ci aspettiamo un ampio consenso".
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