giovedì 22 novembre 2012

Tutela della salute, dell'ambiente e del paesaggio Santa Maria a Monte

Tutela della salute, dell’ambiente e del paesaggio nella Località di Santa Maria a Monte di Cercemaggiore (CB). Il 18 novembre scorso si è svolta un’assemblea popolare presso il Convento della Madonna della Libera a Cercemaggiore, promossa da un locale Comitato Civico in cui si sono trattati temi riferiti alla tutela della salute, dell’ambiente e del paesaggio.



L’evento è stato introdotto da relazioni scientifiche dell’Associazione ISDE – Medici per l’Ambiente e da un esperto ambientale, ha messo in rilievo i rischi per la salute che corrono i cittadini per via del superamento delle soglie di legge da inquinamento elettromagnetico certificate e notificate dall’ARPA Molise, e dall’Assessorato Regionale all’Ambiente del Molise.

Le relazioni si sono soffermate anche sulla valenza paesaggistica, storica e culturale di un sito che è a ridosso del centro storico di Cercemaggiore, dove sorge una chiesa dell’XI° Secolo, costruita sui resti di un tempio pagano.

Il crinale è sottoposto a vincolo paesaggistico e potrebbe essere oggetto anche di vincolo archeologico, secondo gli studi di alcuni esperti. Le scriventi associazioni si premurano di chiedere prioritariamente delle iniziative tese ad indurre i soggetti gestori di numerosi impianti elettromagnetici a ridurre le emissioni sotto le soglie di pericolosità per la salute umana al fine di salvaguardare la pubblica incolumità.

I termini di legge per una messa in conformità degli impianti sono scaduti e bisogna accertarsi sul numero, sulla tipologia, sulla potenza e sulle autorizzazioni rilasciate ai vari operatori di radiotrasmissioni presenti sul sito di Cercemaggiore, ordinandogli la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico.

In secondo luogo, si chiede alle Autorità preposte di intervenire per il ripristino ambientale, storico e culturale di un’area di alta valenza paesaggistica, in modo tale da contemperare gli interessi pubblici difesi dall’art. 9 della Costituzione con quelli degli operatori privati che non possono essere prevalenti.

Cogliamo con preoccupazione che tra gli altri imprenditori è presente anche la RAI WAY SpA che ha proposto ricorso al TAR notificandolo anche al Comitato dei cittadini e al Consigliere Regionale, Michele Petraroia, che avevano raccolto firme o assunto posizioni in difesa della salute, dei diritti della comunità locale e dell’ambiente.

Il Ministero dei Beni Culturali ha proposto appello al Consiglio di Stato nei confronti di RAI WAY SpA che ha potenziato una propria antenna di 40 metri su Cercemaggiore, e nel mentre si è  in attesa del pronunciamento amministrativo, colpisce che non si è tentato, tra Organi dello Stato, di definire un’intesa complessiva per dirimere il contenzioso.

Si sarebbe potuto aprire un confronto presso la Prefettura di Campobasso o in sede ministeriale o regionale per fare chiarezza su tutti gli operatori che gestiscono impianti elettromagnetici su Cercemaggiore e nella Località di Santa Maria a Monte per sostenere un unico piano di bonifica ambientale, individuando delle soluzioni costruttive per salvaguardare la salute dei cittadini, i beni paesaggistici e preservare pochi impianti di ricetrasmissione, lontani dal centro abitato o da aree vincolate, per permettere ai gestori di continuare a svolgere la propria attività.

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