Alleanze e programma per le prossime elezioni regionali, situazione dell’Italia dei Valori e referendum, bilancio di metà mandato e promesse non mantenute dell’amministrazione comunale: questi i punti salienti toccati ieri sera durante l’incontro pubblico tenutosi a Montenero di Bisaccia.
In una sala consiliare gremita di gente sono intervenuti i consiglieri
regionali Paolo Frattura e Cristiano Di Pietro ed i consiglieri comunali
di minoranza Margherita Rosati, Antonio D’Aulerio, Michele Borgia e
Giuseppe Chiappini.
Siamo in una situazione di emergenza totale- ha esordito Di Pietro- in cui Iorio -nonostante la sua pessima gestione- ha deciso di ricandidarsi scaricando le sue colpe su altri, come il caso del disastro sanità. Aveva promesso 5 mila posti di lavoro, senza dire che sarebbero stati in meno; le vertenze SMI, Solagrital e Zuccherificio e relativa situazione dei dipendenti licenziati o in cassa integrazione sono sotto gli occhi di tutti.
Per questo motivo noi ci presenteremo alle prossime elezioni con un programma reale, non il libro dei sogni, ma una serie di punti concreti da cui ripartire per risollevare le sorti della nostra regione. Resta chiaro il nostro sostegno a Frattura ed insieme a lui cercheremo altre forze politiche con cui stringere alleanze in vista dell’appuntamento elettorale. Le forze moderate possono rientrare in questo progetto, ma sicuramente non saranno le stesse che fino a ieri hanno appoggiato Iorio, votando a favore di quelle scelte scellerate che hanno messo in ginocchio tutti i settori della nostra regione.
Riguardo alla situazione del nostro partito- ha proseguito il consigliere regionale IDV- ciò che bisogna chiedersi è: perché stanno dando tanta risonanza a questioni trite e ritrite? Perché continuano a parlare delle fantomatiche case di Di Pietro e non della raccolta firme per i quattro referendum? Sono più importanti le tenute della famiglia Di Pietro o l’articolo 18, l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e della diaria ai parlamentari? Il punto è che l’Italia dei Valori è stata l’unica opposizione ai poteri forti –finanziari e politici- l’unica che non vuole il Monti-Bis e che ha avuto il coraggio di chiedere al presidente della Repubblica la verità sulla trattativa stato- mafia- Questa è l’Italia dei Valori: un partito in cui militano brave persone e bravi amministratori che stanno portando avanti la battaglia a favore dei referendum a livello nazionale e quella sul digitale terrestre a livello locale. Per tutti questi motivi resisteremo, continuando ad andare avanti come abbiamo sempre fatto: senza bacchetta magica, ma stando tra la gente, risolvendo i problemi e mettendo a posto le cose.
Un futuro diverso per questa regione è stata invece l’impegno del consigliere Frattura, il quale intende ripartire dall’azzeramento di strutture e sovrastrutture che servono solo per gestire il consenso elettorale quando invece dovrebbero garantire servizi efficienti per tutti i cittadini. Sanità e scuole in Molise sono l’esempio lampante –ha dichiarato Frattura- di come i servizi pubblici siano stati trasformati in centri di spesa ed utilizzati come serbatoi di voto, anziché garantire prestazioni di qualità. Speranza per il futuro e non rassegnazione per il presente – ha concluso il consigliere- questa è la nostra scommessa.
L’intervento dei consiglieri di opposizione, invece, si è concentrato sulla situazione amministrativa del comune di Montenero e sulla gestione della maggioranza. Aumento dell’IMU, fallimento della filiera istituzionale con Provincia e Regione, progetti faraonici inutili ed irrealizzabili, cementificazione della zona mare: questo il bilancio tracciato dagli esponenti della minoranza. Ciò che maggiormente colpisce di quest’amministrazione è l’assenza totale di un progetto ben definito su cui lavorare e puntare; la politica serve a questo: a programmare il futuro di una città non a concedere licenze ai privati.
Per questo motivo noi ci presenteremo alle prossime elezioni con un programma reale, non il libro dei sogni, ma una serie di punti concreti da cui ripartire per risollevare le sorti della nostra regione. Resta chiaro il nostro sostegno a Frattura ed insieme a lui cercheremo altre forze politiche con cui stringere alleanze in vista dell’appuntamento elettorale. Le forze moderate possono rientrare in questo progetto, ma sicuramente non saranno le stesse che fino a ieri hanno appoggiato Iorio, votando a favore di quelle scelte scellerate che hanno messo in ginocchio tutti i settori della nostra regione.
Riguardo alla situazione del nostro partito- ha proseguito il consigliere regionale IDV- ciò che bisogna chiedersi è: perché stanno dando tanta risonanza a questioni trite e ritrite? Perché continuano a parlare delle fantomatiche case di Di Pietro e non della raccolta firme per i quattro referendum? Sono più importanti le tenute della famiglia Di Pietro o l’articolo 18, l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e della diaria ai parlamentari? Il punto è che l’Italia dei Valori è stata l’unica opposizione ai poteri forti –finanziari e politici- l’unica che non vuole il Monti-Bis e che ha avuto il coraggio di chiedere al presidente della Repubblica la verità sulla trattativa stato- mafia- Questa è l’Italia dei Valori: un partito in cui militano brave persone e bravi amministratori che stanno portando avanti la battaglia a favore dei referendum a livello nazionale e quella sul digitale terrestre a livello locale. Per tutti questi motivi resisteremo, continuando ad andare avanti come abbiamo sempre fatto: senza bacchetta magica, ma stando tra la gente, risolvendo i problemi e mettendo a posto le cose.
Un futuro diverso per questa regione è stata invece l’impegno del consigliere Frattura, il quale intende ripartire dall’azzeramento di strutture e sovrastrutture che servono solo per gestire il consenso elettorale quando invece dovrebbero garantire servizi efficienti per tutti i cittadini. Sanità e scuole in Molise sono l’esempio lampante –ha dichiarato Frattura- di come i servizi pubblici siano stati trasformati in centri di spesa ed utilizzati come serbatoi di voto, anziché garantire prestazioni di qualità. Speranza per il futuro e non rassegnazione per il presente – ha concluso il consigliere- questa è la nostra scommessa.
L’intervento dei consiglieri di opposizione, invece, si è concentrato sulla situazione amministrativa del comune di Montenero e sulla gestione della maggioranza. Aumento dell’IMU, fallimento della filiera istituzionale con Provincia e Regione, progetti faraonici inutili ed irrealizzabili, cementificazione della zona mare: questo il bilancio tracciato dagli esponenti della minoranza. Ciò che maggiormente colpisce di quest’amministrazione è l’assenza totale di un progetto ben definito su cui lavorare e puntare; la politica serve a questo: a programmare il futuro di una città non a concedere licenze ai privati.
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