Il Consigliere Romano rivela: il 14.2.2013 Vitagliano è alla sbarra per diffamazione ai miei danni.
In relazione alle dichiarazioni rese su facebook e sulla stampa dall’Assessore alla Programmazione Gianfranco Vitagliano, immediata arriva la replica del Consigliere regionale Massimo Romano:
"Vitagliano è liberissimo di pensarla come vuole su Report, sulla libertà d’informazione e sulle cause del disastro economico, industriale e occupazionale che sta massacrando il Molise. Non mi stupisce che la pensiamo diversamente. Di certo non mi aspetto che prenda le distanze dai fallimenti di Remo Perna e degli altri a cui lui e Iorio hanno consegnato importantissime industrie pubbliche con i risultati disastrosi che purtroppo tutti conosciamo.
Né mi stupisce che Vitagliano la pensi come autorevoli componenti della presunta opposizione: basta vedere i silenzi di parte del centrosinistra su queste ed altre vicende recenti e meno recenti per capire quanto condivise siano talune modalità gestionali.
Quello che non consento a Vitagliano è di continuare a minacciarmi: ancora una volta preannuncia imminenti vicende che mi vedrebbero vittima, insinuando in modo nemmeno troppo velato anche ignoti risvolti di carattere giudiziario che sarebbero in procinto di colpirmi (forse sa qualcosa che a me e agli altri comuni mortali sfuggono? Sarebbe interessante capire se, come e da chi questo beniamino della purezza morale e politica è in possesso di informazioni di questo tipo e sulla matrice ispiratrice).
Io non ho mai insinuato, né sul suo né sul conto di altri: se ho qualcosa da dire la dico senza giri di parole. Non gli consento perciò di continuare a fare insinuazioni calunniose e diffamatorie nei miei confronti: un’abitudine alla quale è lui particolarmente avvezzo e a cui evidentemente non riesce proprio a rinunciare (è più forte di lui, non ce la fa), nonostante sia imputato del reato di diffamazione ai danni del sottoscritto e l’udienza è già fissata per il prossimo 14.2.2013 al Tribunale di Campobasso."
"Vitagliano è liberissimo di pensarla come vuole su Report, sulla libertà d’informazione e sulle cause del disastro economico, industriale e occupazionale che sta massacrando il Molise. Non mi stupisce che la pensiamo diversamente. Di certo non mi aspetto che prenda le distanze dai fallimenti di Remo Perna e degli altri a cui lui e Iorio hanno consegnato importantissime industrie pubbliche con i risultati disastrosi che purtroppo tutti conosciamo.
Né mi stupisce che Vitagliano la pensi come autorevoli componenti della presunta opposizione: basta vedere i silenzi di parte del centrosinistra su queste ed altre vicende recenti e meno recenti per capire quanto condivise siano talune modalità gestionali.
Quello che non consento a Vitagliano è di continuare a minacciarmi: ancora una volta preannuncia imminenti vicende che mi vedrebbero vittima, insinuando in modo nemmeno troppo velato anche ignoti risvolti di carattere giudiziario che sarebbero in procinto di colpirmi (forse sa qualcosa che a me e agli altri comuni mortali sfuggono? Sarebbe interessante capire se, come e da chi questo beniamino della purezza morale e politica è in possesso di informazioni di questo tipo e sulla matrice ispiratrice).
Io non ho mai insinuato, né sul suo né sul conto di altri: se ho qualcosa da dire la dico senza giri di parole. Non gli consento perciò di continuare a fare insinuazioni calunniose e diffamatorie nei miei confronti: un’abitudine alla quale è lui particolarmente avvezzo e a cui evidentemente non riesce proprio a rinunciare (è più forte di lui, non ce la fa), nonostante sia imputato del reato di diffamazione ai danni del sottoscritto e l’udienza è già fissata per il prossimo 14.2.2013 al Tribunale di Campobasso."
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