Calenda interviene sul trasferimento in una clinica dell'uxoricida di Stefania Cancelliere.
"Un solo mese di carcere per aver massacrato la moglie con 80 colpi di mattarello e poi il trasferimento in un ospedale. La notizia è scioccante: Roberto Colombo che il 27 giugno ha barbaramente ucciso Stefania Cancelliere, l’isernina 39enne, madre di tre figli, ha ottenuto il trasferimento presso una clinica dove resterà piantonato, perché impossibilitato a sopportare l’ambiente carcerario.
La giustizia è uguale per tutti e non dovrebbe far sconti a nessuno, nemmeno a chi gode di posizioni sociali elevate, come nel caso del Dottor Colombo, affermato oculista, primario e personaggio noto della 'Legnano da bene'. Se a commettere l’uxoricidio fosse stato un operaio o un disoccupato, avrebbe avuto il medesimo trattamento? Passare dal vivere dietro le sbarre ad una confortevole camera di una clinica ospedaliera, a mio avviso, significa concedere comunque un alleggerimento della pena.
Un atto questo che calpesta la memoria di Stefania e la dignità dei suoi tre figli, privati per sempre dell’amore della loro mamma. Colombo non ha soltanto ucciso sua moglie, ha distrutto per sempre la pace di una famiglia di gente onesta, lavoratrice, attaccata ai valori del rispetto e dell’unione familiare.
La famiglia Cancelliere non meritava l’ennesimo smacco, sempre rispettosa del ruolo delle Istituzioni e fiduciosa nell’azione garante della Giustizia, oggi assiste delusa allo sgretolarsi anche di queste poche certezze rimaste. Resto fortemente convinta della necessità da parte del Giudice di ravvedersi rispetto a questa decisione, la gente, gli isernini, si aspettano una pena esemplare che non preveda sconti di casta".
La giustizia è uguale per tutti e non dovrebbe far sconti a nessuno, nemmeno a chi gode di posizioni sociali elevate, come nel caso del Dottor Colombo, affermato oculista, primario e personaggio noto della 'Legnano da bene'. Se a commettere l’uxoricidio fosse stato un operaio o un disoccupato, avrebbe avuto il medesimo trattamento? Passare dal vivere dietro le sbarre ad una confortevole camera di una clinica ospedaliera, a mio avviso, significa concedere comunque un alleggerimento della pena.
Un atto questo che calpesta la memoria di Stefania e la dignità dei suoi tre figli, privati per sempre dell’amore della loro mamma. Colombo non ha soltanto ucciso sua moglie, ha distrutto per sempre la pace di una famiglia di gente onesta, lavoratrice, attaccata ai valori del rispetto e dell’unione familiare.
La famiglia Cancelliere non meritava l’ennesimo smacco, sempre rispettosa del ruolo delle Istituzioni e fiduciosa nell’azione garante della Giustizia, oggi assiste delusa allo sgretolarsi anche di queste poche certezze rimaste. Resto fortemente convinta della necessità da parte del Giudice di ravvedersi rispetto a questa decisione, la gente, gli isernini, si aspettano una pena esemplare che non preveda sconti di casta".

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