E siamo alle solite. Un atto già scritto, letto e riletto, più volte rappresentato, come fosse un canovaccio di teatro d’avanguardia dove prima o poi qualcuno, prima contrario per la costruzione di tal Centrale, è pronto a cambiar idea non appena giungano, a proposito, nuovi dati sulla produzione di energia elettrica per i prossimi decenni, dati che sottolineano, casomai, che il nostro mezzogiorno ne risulterà carente.
Così succede che molti dei contrari possano indossare la maglia dei promotori, addirittura in nome dello sviluppo e del progresso.
Ha fatto piacere registrare numerose dichiarazioni di dissenso per una ennesima ipotesi di installazione di una turbogas, dai profitti milionari, in un’ area depressa del sud Italia, come quella di Presenzano, zona caratterizzatata da una bassa densità di popolazione residente. Profitto e densità bassa di popolazione rappresentano, infatti, i due capisaldi su cui si formano e si sviluppano tutti i piani industriali a corredo della presentazione dei progetti per attività inquinanti e pericolose.
A sostegno della loro utilità e innocuità, in parecchi sono e saranno pronti a giurare che tutti i parametri di emissione rientreranno a livelli accettabili, perché entro i limiti previsti dalla legge, grazie soprattutto alle più recenti ed avanzate tecnologie messe a disposizione di queste centrali. Vengono quindi lanciati segnali rassicuranti volti a eliminare ogni dubbio circa la loro potenziale pericolosità, sbandierando proclami di garanzia per la sicurezza ambientale e per la salute dei cittadini.
La tentazione del facile profitto da raggiungere ad ogni costo da parte di chi crede fermamente che “Homo sine pecunia est imago mortis”, ci fa spesso dimenticare che: la salute umana, animale e la salubrità ambientale devono orientare sempre ogni tipo di iniziativa e di scelta, anche in base ad un principio di precauzione troppo spesso dimenticato o sfacciatamente ritenuto esagerato da chi è asservito al demone della ricchezza….Come se il futuro non ci dovesse appartenere!
E’ francamente allucinante ricordare che nella sola pianura padana sono state avanzate circa un milione di richieste di installazione di centrali per la produzione di energia elettrica da combustione! Nel nostro Molise invece, non meno di 10 anni fa, esistevano richieste per 7 centrali turbogas. Oggi quasi ogni comune molisano ha in archivio pratiche riguardanti la attivazione di una media o piccola centrale a biomassa. Lo scopo è sempre quello; acquisire denaro ( vendendo l’energia o indirettamente sfruttando le agevolazioni previste ) con la Combustione. Dobbiamo quindi bruciare, bruciare e ancora bruciare! E senza pensare ai relativi rischi! Poveri noi meschini…..
Bruciare significa immissione di CO2 in atmosfera, e aumentando le fonti di combustione l’immissione di CO2 in atmosfera non può che aumentare. E tutto ciò in barba al rispetto dei protocolli siglati in programmi internazionali che prevedono la riduzione del 20% di CO2 entro il 2020! Non possiamo assolutamente sottovalutare il problema del riscaldamento globale. Da esso discenderanno disastrose conseguenze per tutti gli abitanti del globo terrestre. Possibile che non riusciamo a rendercene conto? Gli evidenti cambiamenti climatici e le tante nuove patologie che si sono conseguentemente aggiunte a quelle abituali, rappresentano purtroppo l’antipasto di quello che può essere, in termini simbolici, il nostro ultimo pasto!
Fermiamoci finchè siamo in tempo. Per questo e per tanti altri motivi, l’Isde ( International Society of Doctors for the Environment) e l’Ordine dei Medici di Campobasso sono e resteranno profondamente contrari a soluzioni insoddisfacenti e improponibili dal punto di vista della sostenibilità ambientale.
Ma c’è di più, sicuramente molto di più! La combustione, oltre a produrre particolato sottile e nano particelle, emette in atmosfera metalli pesanti e diossina e libera, senza possibilità di poterli bloccare, idrocarburi policiclici aromatici e carbonio organico. Sono prodotti chimici altamente tossici e pericolosi, che proprio nella loro forma molecolare giungono a contaminare l’aria che respiriamo e che respirano i nostri figli ( i bambini camminano a 40 centimetri dal suolo, lo strato d’aria più inquinato): Tali sostanze altamente tossiche, introducendosi nella catena alimentare ( leggi Diossina) finiscono con il ritrovarsi nei cibi per i prossimi decenni: Sono cose, queste, da tenere ben chiare e farne tesoro. Ne va di mezzo la salute e la vita di tutti.
L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Campobasso, insieme all’ Isde ( International Society of Doctors for the Environment) ben rappresentata anche nel nostro Molise, in coerenza con quanto prescrive il Codice di Deontologia Medica e nella piena consapevolezza che la tutela della salute non può prescindere dalla tutela dell’ambiente, continuerà con tenacia ad impegnarsi in tal senso.
Dobbiamo fermamente credere che “Non abbiamo ereditato la terra dai nostri padri per farne ciò che vogliamo. L’abbiamo però in prestito dai nostri figli.”
A sostegno della loro utilità e innocuità, in parecchi sono e saranno pronti a giurare che tutti i parametri di emissione rientreranno a livelli accettabili, perché entro i limiti previsti dalla legge, grazie soprattutto alle più recenti ed avanzate tecnologie messe a disposizione di queste centrali. Vengono quindi lanciati segnali rassicuranti volti a eliminare ogni dubbio circa la loro potenziale pericolosità, sbandierando proclami di garanzia per la sicurezza ambientale e per la salute dei cittadini.
La tentazione del facile profitto da raggiungere ad ogni costo da parte di chi crede fermamente che “Homo sine pecunia est imago mortis”, ci fa spesso dimenticare che: la salute umana, animale e la salubrità ambientale devono orientare sempre ogni tipo di iniziativa e di scelta, anche in base ad un principio di precauzione troppo spesso dimenticato o sfacciatamente ritenuto esagerato da chi è asservito al demone della ricchezza….Come se il futuro non ci dovesse appartenere!
E’ francamente allucinante ricordare che nella sola pianura padana sono state avanzate circa un milione di richieste di installazione di centrali per la produzione di energia elettrica da combustione! Nel nostro Molise invece, non meno di 10 anni fa, esistevano richieste per 7 centrali turbogas. Oggi quasi ogni comune molisano ha in archivio pratiche riguardanti la attivazione di una media o piccola centrale a biomassa. Lo scopo è sempre quello; acquisire denaro ( vendendo l’energia o indirettamente sfruttando le agevolazioni previste ) con la Combustione. Dobbiamo quindi bruciare, bruciare e ancora bruciare! E senza pensare ai relativi rischi! Poveri noi meschini…..
Bruciare significa immissione di CO2 in atmosfera, e aumentando le fonti di combustione l’immissione di CO2 in atmosfera non può che aumentare. E tutto ciò in barba al rispetto dei protocolli siglati in programmi internazionali che prevedono la riduzione del 20% di CO2 entro il 2020! Non possiamo assolutamente sottovalutare il problema del riscaldamento globale. Da esso discenderanno disastrose conseguenze per tutti gli abitanti del globo terrestre. Possibile che non riusciamo a rendercene conto? Gli evidenti cambiamenti climatici e le tante nuove patologie che si sono conseguentemente aggiunte a quelle abituali, rappresentano purtroppo l’antipasto di quello che può essere, in termini simbolici, il nostro ultimo pasto!
Fermiamoci finchè siamo in tempo. Per questo e per tanti altri motivi, l’Isde ( International Society of Doctors for the Environment) e l’Ordine dei Medici di Campobasso sono e resteranno profondamente contrari a soluzioni insoddisfacenti e improponibili dal punto di vista della sostenibilità ambientale.
Ma c’è di più, sicuramente molto di più! La combustione, oltre a produrre particolato sottile e nano particelle, emette in atmosfera metalli pesanti e diossina e libera, senza possibilità di poterli bloccare, idrocarburi policiclici aromatici e carbonio organico. Sono prodotti chimici altamente tossici e pericolosi, che proprio nella loro forma molecolare giungono a contaminare l’aria che respiriamo e che respirano i nostri figli ( i bambini camminano a 40 centimetri dal suolo, lo strato d’aria più inquinato): Tali sostanze altamente tossiche, introducendosi nella catena alimentare ( leggi Diossina) finiscono con il ritrovarsi nei cibi per i prossimi decenni: Sono cose, queste, da tenere ben chiare e farne tesoro. Ne va di mezzo la salute e la vita di tutti.
L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Campobasso, insieme all’ Isde ( International Society of Doctors for the Environment) ben rappresentata anche nel nostro Molise, in coerenza con quanto prescrive il Codice di Deontologia Medica e nella piena consapevolezza che la tutela della salute non può prescindere dalla tutela dell’ambiente, continuerà con tenacia ad impegnarsi in tal senso.
Dobbiamo fermamente credere che “Non abbiamo ereditato la terra dai nostri padri per farne ciò che vogliamo. L’abbiamo però in prestito dai nostri figli.”
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