La grave situazione economica e politica, le diverse manovre in atto penalizzano fortemente la disabilità con i tagli al Fondo sociale, alla non autosufficienza, al budget per il Servizio Civile Volontario, al Fondo per l'occupazione dei disabili, determinando i presupposti per la distruzione dello stato sociale e la cancellazione d’ogni libertà individuale e di gruppo.
E’ importante percepire in tutta la sua gravità il pericolo a cui si va incontro. I tempi di una grande manifestazione dell'intero mondo della disabilità e delle associazioni del terzo settore si avvicinino notevolmente, considerato il fatto che il Governo mostra ogni giorno di aver fretta per accreditarsi sempre di più nei confronti dell'Europa che ci guarda e ci tiene sotto pressione.
Le diverse associazioni costituenti la FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) hanno ricevuto telefonate e lettere di protesta da parte dei loro iscritti che chiedono smentita circa gli ultimi sviluppi politici sui tagli al Fondo sociale dato che qualche giorno fa si è potuto leggere su "Repubblica" l'articolo - a firma di Roberto Petrini – in cui si legge: "La seconda operazione, forse la piu' delicata, sara' quella di sottoporre ad una soglia di reddito Isee prestazioni che oggi sono di carattere universale e totalmente indipendenti dal reddito come gli assegni di accompagnamento per gli invalidi. In questo caso sarebbe emersa anche una cifra: sotto i 15 mila euro di reddito Isee gli assegni di invalidita' resteranno intatti, sopra ci saranno delle riduzioni proporzionali al reddito."
Tutto cio' è in netto contrasto con le rassicurazioni ricevute dal Ministro Fornero circa l'intangibilita' dell'indennita' di accompagnamento che non sarebbe stata sottoposta ad un tetto di reddito ma concessa solo al titolo della minorazione.
Il Presidente dell’UICI Molise Condidorio, sui tagli all’indennità di accompagnamento per i ciechi civili o sull’aggancio al reddito della stessa non ci sta né crede sia opportuno scherzarci sopra, governo tecnico o politico che sia. Sul discorso indennità di accompagnamento, una delle possibili intuizioni cui prestare un po' di attenzione, è che si tratti di una specie di favilla che cova sotto la cenere e che può essere soggetta a scrosci d'acqua che la spenga, o a soli stridenti e a venti forti che ne inneschino e ne estendano a dismisura e in modo irreparabile la sua esistenza e la sua azione distruttiva.
Mai tecnico, infatti, è riuscito ad essere più politico di questo Governo, che probabilmente cerca davvero di salvare "capre e cavoli", ma che, in realtà, chi davvero viene salvato è solo il lupo. Questo, perché sta traghettando il Paese dalla precedente alla prossima scelta politica, per cui nessun Partito sente il peso delle responsabilità delle scelte esercitate sul tappeto gerarchicamente inferiore della società, in quanto sarà poi tutta riversata su Napolitano (che nel frattempo sarà giunto al termine del suo mandato), e che, quindi, sarà come dire nel vuoto. Un fatto, però, è certo. Si parla di equità, per cui tutti siamo chiamati responsabilmente a pagare anche di più di quanto sancito dal principio costituzionale; ma guai a chi osa parlare di equità ai piani alti.
Si parla di crescita, ma l'unica crescita cui stiamo più o meno passivamente assistendo è quella dei prezzi al consumo e della disoccupazione. E ciò che, il Presidente dell’UICI Molise trova di più preoccupante, è la mancanza di una progettazione seria, alternativa e resa pubblicamente alla cittadinanza da parte delle maggiori forze politiche chiamate a contendersi la poltrona nel 2013. A questo punto, chi può muovere le acque e destare dal sonno i contendenti possono essere solo le parti sociali, quelle che in qualche modo rappresentano gli interessi dei cittadini.
E, in particolare, Condidorio pensa che un ruolo determinante lo possano avere, in questo senso, quelle dei cosiddetti disabili (che almeno per ora, dobbiamo continuare a chiamare così). Crede, pertanto, che una delle maggiori possibilità che si hanno per dare respiro ad una vera politica dei cittadini e rianimare la partecipazione attiva alla costruzione di una società più equa e democratica, sia quella di ricompattarsi nelle lotte di interesse comune, proponendo piattaforme prive di settorialismi e di corporativismo, in ciò richiamando alla loro funzione i parlamentari e i responsabili delle forze politiche e sociali, ai quali abbiamo dato tessere e deleghe e che oggi si debbono esprimere senza "se" e senza "ma”.
E quest’ultimo attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi con la morte della studentessa Melissa Bassi, aggiunge il prof. Condidorio, probabilmente riapre o è il prosieguo della strategia della tensione degli anni settanta conclusosi forse con le stragi di Capaci e di via D’Amelio.
E’ la cupa descrizione, fotografia di un paese sempre più in frantumi, dove anche essere studente, colpevole d’appartenere ad una scuola intitolata a persone che dello Stato avrebbero voluto legalità e giustizia, equivale ad appartenere a quella parte della società non più protetta né dalla legge né dallo Stato, semplicemente perché purtroppo la scuola e tutto lo stato sociale non solo non producono ma sottraggono denaro a chi col denaro desidera costruirci evidentemente solo il proprio potere.
Quindi, proprio noi che apparteniamo allo stato sociale e alla scuola, conclude il professore, siamo l’inutile bersaglio e dei costi e di una politica manipolata da errori.
Pertanto, a seguito delle decisioni assunte dal precedente Governo e da quelle che potrebbero essere prese dall’attuale, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (ONLUS) del Molise, e le due sezioni provinciali di Isernia e Campobasso organizzano una conferenza stampa giovedì 24 maggio alle ore 16.00 presso la Sala Conferenze dell’Ufficio Scolastico Regionale.
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