Candido Paglione, coordinatore regionale SEL Molise, ha tenuto questa mattina, presso la sede elettorale della coalizione di centro-sinistra di Isernia, una conferenza stampa.
«Una volta era argomento per giuslavoristi, sociologi del lavoro, una sorta di discussione accademica per professori. Oggi la precarietà è la drammatica realtà quotidiana di ogni famiglia, di tutti, giovani e meno giovani, adulti, donne, migranti, dei milioni di disoccupati, di chi ha contratti a tempo o saltuari, di chi è “a scadenza” come gli alimenti del supermercato, di chi il lavoro addirittura non lo cerca più. In questi anni, in Italia e non solo, i diritti sociali e del lavoro sono stati progressivamente sacrificati in nome della competizione globale e dell’abbattimento dei costi.
Cosi Candido Paglione, coordinatore regionale SEL Molise, ha aperto questa mattina, presso la sede elettorale della coalizione di centro sinistra di Isernia, la conferenza stampa.
L’idea di “Superare la precarietà” per noi di SEL nasce dalla convinzione che la lotta alla precarietà in tutte le sue forme debba essere il punto di partenza necessario e imprescindibile per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo e di società, anche a partire da una riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali più inclusiva e che, soprattutto non contrapponga i diritti acquisti a quelli che dovranno ancora venire - ha detto Paglione.
Una riforma che ponga al centro l’uomo e il tema della giustizia sociale e del reddito. Dobbiamo ricomporre il puzzle dei diritti frammentati o assenti per sostenere l’autonomia delle persone, il valore del lavoro, la loro libertà. Una nuova etica della pubblica amministrazione che sappia individuare con tempestività tutte le forme di disagio e sostenere adeguatamente chiunque resta indietro.
E’ questo il compito da cui ripartire, la sfida che ci siamo posti, agendo su più livelli.
I comuni oggi possono fare molto in questo senso a cominciare dal riconoscimento della qualità della vita come il più importante bene comune della città.
Per questo siamo pronti a mettere in campo nuove idee per un’economia del buon senso che guardi alle nuove opportunità offerte dalla green economy e dallo sviluppo sostenibile (raccolta differenziata e strategia verso rifiuti zero, interventi di riqualificazione ambientale, di cura e valorizzazione dell’intero patrimonio comunale di Isernia, uso intelligente delle energie rinnovabili). Ma pensiamo anche, naturalmente, come più volte ribadito nel corso di questa campagna elettorale, che Isernia abbia delle specificità su cui poter puntare da subito.
Il paleolitico e le importanti ricerche, che vanno assolutamente completate, può essere il volàno per una nuova ed originale idea di sviluppo: “Isernia città della storia” e un “festival della storia” come evento stabile e non occasionale per lanciare la città in un contesto di conoscenza nazionale ed internazionale.
Crediamo di doverci impegnare, tutti, per tornare a guardare al futuro come facevano i nostri padri e i nostri nonni, a un’idea positiva; al futuro come il tempo della speranza e del benessere.
Dobbiamo impegnarci – la nostra sfida in queste elezioni è anche questa – per far allontanare l’idea, negativa e per certi versi apocalittica, del futuro visto, invece, come il luogo della precarietà, della paura e dell’incertezza.
Tutto questo può essere pensato e attuato nel quadro di riferimento europeo e ispirandosi ai principi della buona governance, come SEL ha già avuto modo di dire.
In definitiva, chiude Paglione, Sinistra ecologia e Libertà è presente al fianco di Ugo De Vivo con convinzione e con la certezza di poter dare un contributo utile alla rinascita di Isernia!»
Cosi Candido Paglione, coordinatore regionale SEL Molise, ha aperto questa mattina, presso la sede elettorale della coalizione di centro sinistra di Isernia, la conferenza stampa.
L’idea di “Superare la precarietà” per noi di SEL nasce dalla convinzione che la lotta alla precarietà in tutte le sue forme debba essere il punto di partenza necessario e imprescindibile per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo e di società, anche a partire da una riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali più inclusiva e che, soprattutto non contrapponga i diritti acquisti a quelli che dovranno ancora venire - ha detto Paglione.
Una riforma che ponga al centro l’uomo e il tema della giustizia sociale e del reddito. Dobbiamo ricomporre il puzzle dei diritti frammentati o assenti per sostenere l’autonomia delle persone, il valore del lavoro, la loro libertà. Una nuova etica della pubblica amministrazione che sappia individuare con tempestività tutte le forme di disagio e sostenere adeguatamente chiunque resta indietro.
E’ questo il compito da cui ripartire, la sfida che ci siamo posti, agendo su più livelli.
I comuni oggi possono fare molto in questo senso a cominciare dal riconoscimento della qualità della vita come il più importante bene comune della città.
Per questo siamo pronti a mettere in campo nuove idee per un’economia del buon senso che guardi alle nuove opportunità offerte dalla green economy e dallo sviluppo sostenibile (raccolta differenziata e strategia verso rifiuti zero, interventi di riqualificazione ambientale, di cura e valorizzazione dell’intero patrimonio comunale di Isernia, uso intelligente delle energie rinnovabili). Ma pensiamo anche, naturalmente, come più volte ribadito nel corso di questa campagna elettorale, che Isernia abbia delle specificità su cui poter puntare da subito.
Il paleolitico e le importanti ricerche, che vanno assolutamente completate, può essere il volàno per una nuova ed originale idea di sviluppo: “Isernia città della storia” e un “festival della storia” come evento stabile e non occasionale per lanciare la città in un contesto di conoscenza nazionale ed internazionale.
Crediamo di doverci impegnare, tutti, per tornare a guardare al futuro come facevano i nostri padri e i nostri nonni, a un’idea positiva; al futuro come il tempo della speranza e del benessere.
Dobbiamo impegnarci – la nostra sfida in queste elezioni è anche questa – per far allontanare l’idea, negativa e per certi versi apocalittica, del futuro visto, invece, come il luogo della precarietà, della paura e dell’incertezza.
Tutto questo può essere pensato e attuato nel quadro di riferimento europeo e ispirandosi ai principi della buona governance, come SEL ha già avuto modo di dire.
In definitiva, chiude Paglione, Sinistra ecologia e Libertà è presente al fianco di Ugo De Vivo con convinzione e con la certezza di poter dare un contributo utile alla rinascita di Isernia!»
Nessun commento:
Posta un commento