Bene l'Accordo col Ministero del Lavoro che sblocca 10 milioni di euro. Si proceda tempestivamente per tutelare il reddito dei lavoratori.
La Delibera di Consiglio Regionale n. 6 del 17 gennaio 2012 con cui si impegnava la Giunta a sostenere il reddito dei lavoratori con più di 55 anni a cui era scaduta la mobilità, è rimasta nei cassetti per via dell’indisponibilità dei fondi. Sono tanti i dipendenti ex-La Molisana, Guacci, GS, Molise Security,Qei e di tante altre imprese che sono rimasti privi di qualsiasi sostegno al reddito perché gli ammortizzatori in deroga non erano più attivabili.
Per questo è stata estremamente importante la stipula dell’Accordo tra la Regione ed il Ministero del Lavoro che sblocca 10 milioni di euro e permette di dare una risposta ai lavoratori che hanno terminato il periodo di mobilità, a cui è scaduto il trattamento di disoccupazione o che si trovano con la mobilità in deroga conclusa. A queste figure ed ai dipendenti delle imprese che non hanno titolo ad accedere a nessuna forma di integrazione salariale per via del settore d’appartenenza o per la dimensione aziendale, bisogna offrire la sicurezza di una modesta tutela reddituale con la massima tempestività per andare incontro a famiglie che vivono condizioni di pesante disagio sociale.
Il Presidente della Giunta Regionale incarichi con urgenza il dirigente dell’Assessorato al Lavoro, convochi le parti sociali e definisca le vertenze irrisolte che giacciono presso la competente struttura a causa della carenza di copertura degli ammortizzatori sociali.
Esprimo viva soddisfazione per l’intesa raggiunta col Governo e sono convinto che anche sul tema dell’accesso ai benefici del decreto sui crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione, bisogna agire con responsabilità, unità d’intenti e concretezza, perché ciò che conta è la tutela del nostro tessuto sociale e produttivo.
Per questo è stata estremamente importante la stipula dell’Accordo tra la Regione ed il Ministero del Lavoro che sblocca 10 milioni di euro e permette di dare una risposta ai lavoratori che hanno terminato il periodo di mobilità, a cui è scaduto il trattamento di disoccupazione o che si trovano con la mobilità in deroga conclusa. A queste figure ed ai dipendenti delle imprese che non hanno titolo ad accedere a nessuna forma di integrazione salariale per via del settore d’appartenenza o per la dimensione aziendale, bisogna offrire la sicurezza di una modesta tutela reddituale con la massima tempestività per andare incontro a famiglie che vivono condizioni di pesante disagio sociale.
Il Presidente della Giunta Regionale incarichi con urgenza il dirigente dell’Assessorato al Lavoro, convochi le parti sociali e definisca le vertenze irrisolte che giacciono presso la competente struttura a causa della carenza di copertura degli ammortizzatori sociali.
Esprimo viva soddisfazione per l’intesa raggiunta col Governo e sono convinto che anche sul tema dell’accesso ai benefici del decreto sui crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione, bisogna agire con responsabilità, unità d’intenti e concretezza, perché ciò che conta è la tutela del nostro tessuto sociale e produttivo.
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