mercoledì 23 maggio 2012

Anche il Molise aderisce allo sciopero della benzina

Il prossimo 6 giugno l’ACI ha indetto il primo sciopero nazionale della benzina a cui parteciperà anche il Molise.






Una forma di protesta che il neo-presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani ritiene doverosa per far fronte all’eccessiva pressione fiscale sui veicoli, carburanti in primis. Più che un monito, lo “sciopero” è un invito agli automobilisti a non fare rifornimento in quel giorno.


Astenersi dunque dal frequentare le pompe dei carburanti mercoledì 6 giugno. E per giustificare la mobilitazione basta un dato: nell’ultimo anno i prezzi di tutti i carburanti sono aumentati in Italia di oltre il 20%. Il settore, privo di concorrenza effettiva, ha dimostrato troppe volte la sua indigesta “viscosità”: i prezzi alla pompa crescono immediatamente quando si registra un aumento nel prezzo dei prodotti petroliferi, calano poco e molto in là nei tempi quando il greggio invece diminuisce. Una situazione che i governi non fronteggiano adeguatamente, anzi hanno anche i loro tornaconti viste le elevatissime imposte che gravano sui carburanti.

“Il problema sta nelle troppe accise, che continuano a rappresentare la forma di tassazione preferita dallo Stato perché immediata, ineludibile e senza costi gestionali per l’Erario”, ha accusato il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani. Che aggiunge: “La nostra iniziativa non è un muro contro muro, perché il dialogo è più importante della protesta per far comprendere al Governo la conseguenza delle scelte compiute sull’auto e che stanno mettendo in ginocchio un settore strategico per il Paese”.

In media, per il 2012, si stima che una famiglia spenderà per il consumo di carburante 1.680 euro. Come dire che ben più di uno stipendio medio mensile finisce dal distributore di benzina e gasolio (o gpl e metano, dei quali non sorprende il boom attuale).

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