Presentate le proposte e le osservazioni dell'ANCE Molise al disegno di legge regionale sul Piano-casa. L'Ance Molise, rappresentata dalla Vice Presidente Avv. Almarinda Scasserra, ha presentato ieri, nel corso dell'audizione in III Commissione regionale, un corposo documento che contiene osservazioni ed emendamenti alla proposta di legge di modifica presentata dalla Regione in materia di Piano-casa, individuando ulteriori soluzioni che completano il testo legislativo.
SEMPLIFICAZIONE PROCEDURALE E RIDUZIONE DEGLI ONERI: queste, a giudizio dell'Ance, le priorità sulle quali deve incentrarsi l'azione del Governo regionale in sede di modifica della legge regionale sul Piano-casa. Obiettivi che, se conseguiti, consentiranno di restituire, almeno in parte, una boccata d'ossigeno al settore edilizio a beneficio non solo agli operatori del settore, ma anche a famiglie ed operai.
Le prime potranno soddisfare le esigenze abitative del proprio nucleo familiare beneficiando di maggiori ampliamenti collegati all'adozione di misure di riqualificazione degli edifici e di risparmio energetico. A trarne beneficio anche l'occupazione che mai, come in questo momento, attraversa una fase di gravissima crisi: a tale riguardo, sottolinea l'Ance, deve considerarsi che il settore edilizio è quello a più alta intensità di manodopera.
Le nuove norme, secondo l'Ance, devono puntare al rilancio dello sviluppo produttivo attraverso una normativa snella ed efficace che consenta di restituire prospettive di lavoro ad un comparto, quello delle costruzioni, che va finalmente posto al centro dell'agenza politica regionale anche per le sue ricadute sulle attività dell'indotto e, dunque, sull'intera economia del territorio.
Le prime potranno soddisfare le esigenze abitative del proprio nucleo familiare beneficiando di maggiori ampliamenti collegati all'adozione di misure di riqualificazione degli edifici e di risparmio energetico. A trarne beneficio anche l'occupazione che mai, come in questo momento, attraversa una fase di gravissima crisi: a tale riguardo, sottolinea l'Ance, deve considerarsi che il settore edilizio è quello a più alta intensità di manodopera.
Le nuove norme, secondo l'Ance, devono puntare al rilancio dello sviluppo produttivo attraverso una normativa snella ed efficace che consenta di restituire prospettive di lavoro ad un comparto, quello delle costruzioni, che va finalmente posto al centro dell'agenza politica regionale anche per le sue ricadute sulle attività dell'indotto e, dunque, sull'intera economia del territorio.
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