sabato 28 giugno 2014

Renzi: Flessibilità, crescita e riforme

"Torniamo a casa dall'Europa con la consapevolezza che ora tocca all'Italia fare il suo mestiere, anche tornando a usare la parola bellezza". 







Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in conferenza stampa al termine del vertice europeo, insiste sulla necessità di fare le riforme in Italia: "Il mio messaggio agli italiani oggi è che in Europa stiamo facendo una battaglia che non finisce qui: non sarà una passeggiata ma è una cosa possibile. Però bisogna fare le riforme. E allora dobbiamo inserire la marcia molto più rapida anche rispetto a questi giorni e a queste settimane: bisogna correre e correre con determinazione", dice il premier da Bruxelles.

Consiglio Europeo

“Quello appena concluso è stato un Consiglio Europeo molto tosto, complicato, importante per tanti motivi e anche per l'ampiezza dell'agenda, come Ucraina, immigrazione con il rafforzamento di Frontex, il semestre, i temi economici, gli accordi con Moldova e Georgia, l'energia".

Frontex*

"Avremmo preferito che restasse anche il passaggio sull'asilo che era nella prima versione, ma abbiamo comunque messo le basi per potere finalmente allargare l'operatività. Ora siamo un pò meno da soli nel Mediterraneo. Il dato importante è che è stato fatto un passo avanti davvero rilevante".

Juncker

"Ho votato Jean Claude Juncker perché c'era un documento e perché c'è un accordo politico, se non fosse stato così non lo avrei votato". 


Stabilità


"Noi non vogliamo violare il patto di stabilità ma viola lo spirito del trattato chi parla solo di stabilità, perché si parla di stabilità e crescita. E' una svolta che ora ovviamente dovrà essere concretizzata.
Se un paese Ue fa le riforme strutturali sul serio ora ha diritto ad avere la flessibilità più ampia. Per noi questo è il punto politico più importante".

1000 giorni

"Noi abbiamo ottenuto che per la prima volta ci fosse un documento sulla crescita e sulla flessibilità.
Ora c'è un piccolo particolare, vanno fatte le riforme . Il problema dell'Italia non è l'Europa, è l'Italia.
E' l'Italia che deve fare un pacchetto di riforme per cambiare faccia al Paese. Spero che sia evidente a tutti il motivo dei 1000 giorni, che non significa, come ha scritto qualcuno, che 'Renzi rallenta', ma perché mentre prepariamo l'accordo riforme-flessibilità, devi dare un arco temporale a queste riforme: e sul sito del governo metteremo un cronoprogramma preciso. E a chi in Italia pensa che non facciamo sul serio sulle riforme, che basta aspettare che 'passi la nottata'posso affermare che non è così, e non può essere così: c'è grande determinazione del governo a procedere nella corretta direzione.
Il mio messaggio agli italiani oggi è che in Europa stiamo facendo una battaglia che non finisce qui: non sarà una passeggiata ma è una cosa possibile. Però bisogna fare le riforme. E allora dobbiamo inserire la marcia molto più rapida anche rispetto a questi giorni e a queste settimane: bisogna correre e correre con determinazione".

Commissari


"La scelta dei commissari dipenderà dal presidente della commissione. Io non chiedo qualcosa per l'Italia, ma qualcosa per l'Europa".

Italia, Germania

"Con la signora Merkel ci sono confronti quotidiani. Abbiamo discusso e discutiamo. Io ho sottolineato che non faremo quello che ha fatto la Germania sullo sforamento del tre per cento. Abbiamo discusso di questo e di altro, da parte mia il clima è di grande rispetto. Noi non siano in Europa per chiedere qualcosa con il cappello in mano, abbiamo molto a dire".

Riforme

“Rispetto alla situazione in Italia sono molto ottimista sul fatto che l'accordo terrà. E' il risultato, tra una o due settimane, vedrà i primi voti in commissione e poi nell'aula del senato. Sono molto determinato e convinto che l'accordo sia fondamentale"

Conclusioni del Consiglio Europeo

(*): L’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea è stata istituita con il regolamento (CE) n.2007/2004 del Consiglio del 26 ottobre 2004 (GU L 349 del 25.11.2004).

FRONTEX ha il compito di coordinare la cooperazione operativa tra gli Stati membri in materia di gestione delle frontiere esterne; assistere gli Stati membri nella formazione di guardie nazionali di confine, anche elaborando norme comuni in materia di formazione; preparare analisi dei rischi; seguire l’evoluzione delle ricerche in materia di controllo e sorveglianza delle frontiere esterne; aiutare gli Stati membri che devono affrontare circostanze tali da richiedere un’assistenza tecnica e operativa rafforzata alle frontiere esterne; fornire agli Stati membri il sostegno necessario per organizzare operazioni di rimpatrio congiunte.

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