“Non mi stupisce l’alleanza tra l’ideatore del Porcellum e quelli che dovevano aprire il Parlamento come una scatola di tonno. Né il comportamento contraddittorio di Berlusconi, che non ha ancora chiaro cosa gli conviene di più da qui alle elezioni.
Certo è che il confronto sulla riforma del Parlamento non è tra modelli diversi, tutti legittimi, quanto piuttosto tra chi vuole davvero superare il Senato così come lo conosciamo oggi e chi vuole frenare il cambiamento. In troppi temono che se si desse il via alle riforme prima della consultazione per le Europee e le amministrative il Pd e Renzi potrebbero avere molti voti in più”.
Lo dice la vice presidente della Camera, Marina Sereni, dopo i voti di ieri in commissione Affari costituzionali al Senato.
“Ebbene, nonostante tutto questo e tutti questi, ieri sera a Palazzo Madama è stato votato il testo base del Governo che apre la stagione del nuovo Senato e del nuovo Titolo V. E’ stato un momento difficile per chi ha scelto di non lasciare tutto com’è. Discutere si deve, ma con chi? Con chi scommette sul fallimento, con chi vuole lo status quo?”.
“La partita è appena iniziata e, per ora – conclude Sereni - segna un punto chi vuole andare avanti. Oggi è la volta del dl Lavoro. Un altro passo, un altro tassello del cambiamento necessario non a far vincere il Pd o Renzi, ma un intero paese malato da troppi anni dell’immobilismo che fa comodo a molti”.
Lo dice la vice presidente della Camera, Marina Sereni, dopo i voti di ieri in commissione Affari costituzionali al Senato.
“Ebbene, nonostante tutto questo e tutti questi, ieri sera a Palazzo Madama è stato votato il testo base del Governo che apre la stagione del nuovo Senato e del nuovo Titolo V. E’ stato un momento difficile per chi ha scelto di non lasciare tutto com’è. Discutere si deve, ma con chi? Con chi scommette sul fallimento, con chi vuole lo status quo?”.
“La partita è appena iniziata e, per ora – conclude Sereni - segna un punto chi vuole andare avanti. Oggi è la volta del dl Lavoro. Un altro passo, un altro tassello del cambiamento necessario non a far vincere il Pd o Renzi, ma un intero paese malato da troppi anni dell’immobilismo che fa comodo a molti”.
Nessun commento:
Posta un commento