Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Segretario generale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Susanna Camusso, il seguente messaggio:
"La ringrazio, caro Segretario generale, per avermi reso partecipe dell'apertura del XVII congresso della CGIL e per le espressioni di apprezzamento che ha voluto rivolgermi.
La lunga e grave crisi economica e finanziaria di questi anni ha avuto effetti molto pesanti sul tessuto economico e sociale del nostro Paese, determinando un sensibile indebolimento del sistema produttivo e il vero e proprio impoverimento degli strati più vulnerabili della popolazione.
Particolarmente preoccupante è stata la perdita nell'ultimo quinquennio, in percentuale maggiore nel mezzogiorno, di quasi un milione di posti di lavoro: al fenomeno sempre più allarmante della disoccupazione giovanile si è aggiunto quello dei cinquantenni espulsi dal mondo del lavoro con il rischio di alimentare gravi fratture sociali.
In questa difficile situazione, i segnali di ripresa che iniziano a manifestarsi appaiono ancora fragili e incerti: occorre consolidarli gettando le basi di una crescita forte e duratura, che può essere frutto soltanto di scelte coraggiose e di politiche pubbliche riformatrici capaci di aggredire in profondità i principali fattori che ostacolano lo sviluppo.
È perciò indispensabile che tutte le forze sociali si impegnino in modo convergente per la realizzazione di obiettivi comuni, di cui è un esempio significativo l'accordo sulla rappresentanza del maggio 2013, sottoscritto per la prima volta da tutte le parti sociali ed al quale ancora si stenta a dare conseguente attuazione.
Auspicando che una componente essenziale del movimento sindacale come la CGIL sappia promuovere iniziative ed elaborare proposte innovative e sostenibili per contribuire al superamento di una così lunga crisi rivolgo a lei, Segretario generale, e a tutti i delegati un caloroso saluto ed un augurio di buon lavoro".
La lunga e grave crisi economica e finanziaria di questi anni ha avuto effetti molto pesanti sul tessuto economico e sociale del nostro Paese, determinando un sensibile indebolimento del sistema produttivo e il vero e proprio impoverimento degli strati più vulnerabili della popolazione.
Particolarmente preoccupante è stata la perdita nell'ultimo quinquennio, in percentuale maggiore nel mezzogiorno, di quasi un milione di posti di lavoro: al fenomeno sempre più allarmante della disoccupazione giovanile si è aggiunto quello dei cinquantenni espulsi dal mondo del lavoro con il rischio di alimentare gravi fratture sociali.
In questa difficile situazione, i segnali di ripresa che iniziano a manifestarsi appaiono ancora fragili e incerti: occorre consolidarli gettando le basi di una crescita forte e duratura, che può essere frutto soltanto di scelte coraggiose e di politiche pubbliche riformatrici capaci di aggredire in profondità i principali fattori che ostacolano lo sviluppo.
È perciò indispensabile che tutte le forze sociali si impegnino in modo convergente per la realizzazione di obiettivi comuni, di cui è un esempio significativo l'accordo sulla rappresentanza del maggio 2013, sottoscritto per la prima volta da tutte le parti sociali ed al quale ancora si stenta a dare conseguente attuazione.
Auspicando che una componente essenziale del movimento sindacale come la CGIL sappia promuovere iniziative ed elaborare proposte innovative e sostenibili per contribuire al superamento di una così lunga crisi rivolgo a lei, Segretario generale, e a tutti i delegati un caloroso saluto ed un augurio di buon lavoro".
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