venerdì 2 maggio 2014

La Flc Cgil a Santa Croce il 1° Maggio ha denunciato il disinteresse sui temi della conoscenza

In tante piazze d’Italia ci sono state manifestazioni  in occasione della festa dei lavoratori. Momenti di festa ma anche di confronto e di rivendicazioni per le difficoltà evidenti in cui si trova il nostro paese.







Come vuole la tradizione del movimento dei lavoratori  molisani, il 1° maggio  c’è stato il consueto appuntamento a Santa Croce di Magliano.  Un appuntamento, non rituale, che  ha rappresentato un momento di riflessione sulle condizioni dei lavoratori ma anche su coloro che un lavoro non ce l’hanno e non riescono a trovarlo. Al tradizionale corteo che ha sfilato per le vie cittadine sono seguiti  gli interventi delle categorie e della CGIL Molise con le conclusioni del segretario nazionale della FILLEA.

Anche la FLC CGIL Molise ha partecipato all’importante appuntamento per ribadire, con il proprio segretario regionale Giuseppe La Fratta, che occorrono politiche coraggiose per tentare di  far uscire dal progressivo declino la nostra regione. Ormai si sta assistendo ad uno spopolamento allarmante. Lo dicono i numeri degli alunni iscritti nelle scuole. Il prossimo anno scolastico saranno sotto la soglia dei 40.000. Solo nel 2006 erano i 48.400. Un dato che documenta, più di ogni altro, il fatto che i giovani vanno via, non hanno la possibilità di metter su famiglia nella nostra regione. Lo stesso sistema universitario regionale si sta progressivamente impoverendo. Diminuiscono anche qui gli immatricolati e si riducono le opportunità formative per i nostri giovani.

La FLC CGIL Molise, in occasione della festa del 1° maggio,  ha denunciato, ancora una volta, lo stato di abbandono a cui il sistema formativo regionale è stato relegato ed ha affermato la necessità di una forte mobilitazione per rimettere al centro dell’attenzione i temi della conoscenza, gli unici che possono determinare un’inversione di tendenza rispetto al declino in atto. Mentre la politica regionale è occupata a distribuire prebende, c’è un silenzio assordante sui destini del sistema d’istruzione e di formazione.

Occorre una forte azione unitaria affinché si tolga la cappa grigia dell’indifferenza e si attuino politiche capaci di dare una prospettiva alle nuove generazioni. Il nostro sindacato anche nella piazza simbolica di Santa Croce di Magliano, ha lanciato la sfida per il cambiamento di passo, necessario per la nostra regione,  a partire dalla legge sull’istruzione che risale al 1975.

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