martedì 6 maggio 2014

DL Lavoro, Bobba: Non è vero che gli emendamenti proposti spingono ad uso illimitato dei contratti a termine

Una valutazione personale, che non trova giustificazione negli atti del governo che vanno in una direzione del tutto contraria. Replica così Luigi Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alle parole di Susanna Camusso, secondo la quale gli emendamenti presentati ieri dal Governo sul provvedimento di conversione del decreto lavoro spingono ad un uso illimitato, ed anche illegittimo, dei contratti a termine, rafforzando la precarizzazione dei rapporti di lavoro.





"Abbiamo sottolineato più volte" -afferma Bobba- "come le norme sul contratto a termine, tese a consentire una semplificazione del ricorso a questo contratto, rispondano alla volontà di favorire una permanenza più lunga del lavoratore in azienda, premessa indispensabile per agevolare la stabilizzazione del rapporto di lavoro. Tutto il contrario di un incentivo alla precarizzazione che, piuttosto, va riferita ad altre situazioni, come le false partite IVA ed i finti contratti di collaborazione a progetto, per contrastare i quali il ministero ha rafforzato le azioni di controllo".

"Il nostro obiettivo" -aggiunge Bobba- "non viene assolutamente sminuito dall'emendamento, che abbiamo presentato ieri alla Commissione Lavoro del Senato, relativo ai casi di superamento della soglia del 20% dei contratti a termine in un'azienda: l'entità della sanzione pecuniaria, proposta in sostituzione dell'obbligo di assunzione a tempo indeterminato, è tale da scoraggiare chiunque a superare un vincolo che, tra l'altro, non era previsto nella normativa precedente".

"Non va dimenticato" -conclude Bobba- "che con gli emendamenti presentati abbiamo rafforzato l'offerta formativa pubblica, introdotto una deroga alla possibilità di ricorrere al contratto a termine per gli enti di ricerca, contemplato la possibilità di ricorrere all'apprendistato stagionale per le Regioni che hanno attivato l'alternanza scuola-lavoro: tutte misure che vanno nella direzione di qualificare ed ampliare le opportunità di lavoro".

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