Campobasso ore 16.30 salita Santa Cristina, per non dimenticare Lea Garofalo, Don Peppe Diana, Don Pino Puglisi ed i tanti caduti nella lotta a camorra e ‘ndrangheta.
Accolgo volentieri l’invito di "LIBERA CONTRO LE MAFIE" del Molise che promuove per oggi a Campobasso alle ore 16.30 la Giornata della Memoria per le Vittime di Camorra, ‘Ndrangheta e Mafia, in Salita Santa Cristina innanzi ad un immobile confiscato e a poca distanza dalla casa in cui la ‘Ndrangheta provò a sequestrare Lea Garofalo.
Oggi Papa Francesco incontrerà 700 famiglie dei caduti di mafia e per domani si celebrerà a LATINA la XIX° Giornata Nazionale promossa da LIBERA e dalla rete di 1600 associazioni che operano sul territorio italiano a tutela della legalità e della Costituzione.
Il Molise non può chiamarsi fuori da una mobilitazione democratica che vede unire le forze sociali, i cittadini, i movimenti, le imprese e le istituzioni. Continuare a tacere al cospetto di episodi, eventi e fatti che hanno toccato la nostra Regione sia nell’area a confine con Campania e Puglia che lungo il litorale adriatico, equivarrebbe alla resa civile di un territorio già fragile per dimensioni e crisi economica.
Al contrario occorre raddoppiare l’impegno e moltiplicare gli sforzi per alzare le barriere contro il traffico dei rifiuti e di droga, il riciclaggio e le speculazioni immobiliari, finanziarie e commerciali.
Con le mafie non si può rimanere inermi, perché ogni indifferente agevola con il proprio silenzio l’affermarsi di una cultura omertosa di stampo mafioso.
La libertà non ha prezzo e la democrazia non può essere occupata dai soldi e dai poteri legati alla criminalità organizzata.
Oggi Papa Francesco incontrerà 700 famiglie dei caduti di mafia e per domani si celebrerà a LATINA la XIX° Giornata Nazionale promossa da LIBERA e dalla rete di 1600 associazioni che operano sul territorio italiano a tutela della legalità e della Costituzione.
Il Molise non può chiamarsi fuori da una mobilitazione democratica che vede unire le forze sociali, i cittadini, i movimenti, le imprese e le istituzioni. Continuare a tacere al cospetto di episodi, eventi e fatti che hanno toccato la nostra Regione sia nell’area a confine con Campania e Puglia che lungo il litorale adriatico, equivarrebbe alla resa civile di un territorio già fragile per dimensioni e crisi economica.
Al contrario occorre raddoppiare l’impegno e moltiplicare gli sforzi per alzare le barriere contro il traffico dei rifiuti e di droga, il riciclaggio e le speculazioni immobiliari, finanziarie e commerciali.
Con le mafie non si può rimanere inermi, perché ogni indifferente agevola con il proprio silenzio l’affermarsi di una cultura omertosa di stampo mafioso.
La libertà non ha prezzo e la democrazia non può essere occupata dai soldi e dai poteri legati alla criminalità organizzata.
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