"Speculazioni edilizie in aree fragili e a rischio sono danno per il Paese e non vantaggio per lo sport". "Ci appelliamo al Governo e in particolare al ministro Del Rio affinché intervenga per evitare l’approvazione di una legge beffa per il Paese, che con la scusa di rendere più moderni e sicuri gli impianti per lo sport, di fatto promuove nuove e gravissime speculazioni edilizie, concedendo la possibilità di costruire praticamente ovunque e senza vincoli.
Come se non bastassero gli orrori che punteggiano il nostro territorio e le disgrazie annunciate e puntualmente verificate a causa di frane e crolli in aree delicate o per edifici costruiti in spregio di ogni norma di sicurezza".
Così Legambiente torna sulla legge di stabilità e la possibilità di cementificare il Paese a scapito di sicurezza e paesaggio. "Assurdo - continua l’associazione ambientalista – continuare a spingere in modo oltretutto meschino e sotterraneo l’approvazione di questa norma mentre gran parte del Governo è impegnato nella conferenza 'La natura dell'Italia, biodiversità e aree protette: la green economy per il rilancio del paese'.
Ci auguriamo – conclude Legambiente – che anche le società sportive, a partire dal Coni, si dichiarino contrarie ad un testo di legge che sfrutta le legittime esigenze dello sport per meri fini speculativi perché con il calcio e la sicurezza delle attività sportive non ha nulla a che vedere".
Così Legambiente torna sulla legge di stabilità e la possibilità di cementificare il Paese a scapito di sicurezza e paesaggio. "Assurdo - continua l’associazione ambientalista – continuare a spingere in modo oltretutto meschino e sotterraneo l’approvazione di questa norma mentre gran parte del Governo è impegnato nella conferenza 'La natura dell'Italia, biodiversità e aree protette: la green economy per il rilancio del paese'.
Ci auguriamo – conclude Legambiente – che anche le società sportive, a partire dal Coni, si dichiarino contrarie ad un testo di legge che sfrutta le legittime esigenze dello sport per meri fini speculativi perché con il calcio e la sicurezza delle attività sportive non ha nulla a che vedere".
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