martedì 10 dicembre 2013

Istat: La produzione industriale a ottobre aumenta dello 0,5%. Si ferma caduta Pil dopo 2 anni

A ottobre 2013 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,5% rispetto a settembre. Nella media del trimestre agosto-ottobre l'indice ha registrato una flessione dello 0,3% rispetto al trimestre precedente.




Corretto per gli effetti di calendario, a ottobre 2013, l'indice è diminuito in termini tendenziali dello 0,5% (i giorni lavorativi sono stati 23 come ad ottobre 2012). Nella media dei primi dieci mesi dell'anno la produzione è scesa del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

A ottobre l'indice destagionalizzato registra una sola variazione negativa nel comparto dell'energia (-0,9%). Aumentano invece, i beni di consumo (+0,8%), i beni intermedi (+0,6%) e i beni strumentali (+0,5%).

Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a ottobre 2013, aumenti tendenziali nei comparti dei beni intermedi (+1,9%) e dei beni di consumo (+0,5%). Segnano invece una flessione l'energia (-4,2%) e i beni strumentali (-2,6%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, a ottobre 2013 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+14,9%) e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+9,0%).
 
Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell'attività estrattiva (-13,2%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-11,4%), delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (-6,4%).

Nel terzo trimestre 2013 il Prodotto interno lordo è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente mentre è sceso dell'1,8% su base annua. In miglioramento rispetto alle stime precedenti (-0,1% il congiunturale e -1,9% il tendenziale). E' la prima variazione non negativa dopo 2 anni di cali consecutivi. Nel terzo trimestre il valore assoluto del Pil, in termini reali, risulta inoltre di circa 100 milioni inferiore al valore del trimestre precedente.

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